APPROVATA LA LEGGE PER LA TUTELA, LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITÀ DELL’AGRICOLTURA BIOLOGIA
Con il voto di oggi al Senato il disegno n. 988 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico” è finalmente legge.
La legge permetterà di utilizzare le risorse economiche per il sostegno all’agricoltura, la promozione dei prodotti alimentari e la ricerca che l’Unione europea ha espressamente vincolato all’agricoltura biologica e biodinamica.
Dopo le assurde polemiche strumentali che erano state sollevate a maggio del 2021, a seguito della approvazione in prima lettura al Senato, e dopo la cancellazione del riferimento al “biodinamico”, al comma 3 dell’articolo 1, in molti avevano temuto che i fosse il tentativo di far saltare la legge.
Avevo chiarito nel merito quanto le polemiche fossero strumentali, e lo ho nuovamente chiarito nei miei tre interventi in Aula in sede di approvazione finale.
Attesa da trent’anni, dopo 15 anni di tentativi e 3 legislature è stata finalmente approvata.
Il nostro Paese ha un primato nel biologico conquistato grazie all’impegno di tanti agricoltori, spesso giovani, e di operatori della filiera che hanno creduto nella scommessa di conciliare il legittimo interesse d’impresa con il bene pubblico della difesa del suolo, della biodiversità e della salute dei cittadini.
La norma, come avevo già spiegato contiene elementi particolarmente significativi come la possibilità di registrare il marchio biologico “Made in Italy”, rafforzare i distretti biologici che consentono di sviluppare l’agricoltura e l’economia dei territori rurali, prevede un Piano d’Azione nazionale per favorire lo sviluppo del biologico italiano come metodo avanzato dell’approccio agroecologico.
L’Italia è il terzo Paese in Europa come superficie coltivata a biologico, con 2,1 milioni di ettari, 102mila in più rispetto al 2019, e con il 16% della SAU a BIO, e l’Unione Europea nella sua strategia Farm To Fork india a tutta l’Europa l’ambizioso obiettivo del 25%, con questa legge diamo al settore e a tutta l’agricoltura italiana uno strumento importante per il raggiungimento dell’obiettivo.
Il biologico rappresenta in modo sempre più evidente un’occasione concreta per creare opportunità di occupazione per tantissimi giovani e per lo sviluppo economico e sociale dei territori rurali. Ma non solo. Ha un ruolo centrale per il clima, per la tutela della biodiversità e per offrire soluzioni innovative per il resto dell’agricoltura. Per questo l’approvazione di questo provvedimento è un messaggio di fiducia per l’agricoltura e per il Paese tutto.