DECRETO STABILITA’, AUMENTO DELL’IVA PER LE COOPERATIVE SOCIALI: IL GOVERNO TORNI INDIETRO.
Il consigliere regionale PD Mino Taricco ha presentato un ordine del giorno alla Giunta regionale in cui chiede alla giunta e al Presidente di intervenire presso il governo affichè venga modificato il decreto di stabilità nella parte che innalza dal 4% al 10% l’Iva per le cooperative sociali. Secondo Taricco, infatti, il provvedimento non porterà alcun vantaggio allo Stato in termini di maggiori entrate, perché si tradurrà solo in una diminuzione dei servizi sociali dei Comuni.
“Il provvedimento”, spiega Taricco, “avrà in realtà un effetto sulla spesa molto più limitato di quello previsto. Visto che ASL e enti locali non dispongono di risorse aggiuntive, a fronte dell’imposizione calerà il volume degli affidamenti effettuati e quindi l’imponibile su cui l’effetto atteso è calcolato. L’effetto fiscale residuo si tradurrà direttamente in una diminuzione di servizi essenziali per le famiglie”.
“Sul fronte poi dei servizi resi dalle cooperative sociali direttamente a privati (es. servizi per l’infanzia o per gli anziani), il provvedimento avrà l’effetto di orientare verso il mercato nero prestazioni che faticosamente in questi anni erano state oggetto di fenomeni di emersione, con effetto fiscale nullo e decadimento della qualità dei servizi prestati”.
“Una sciagura”, secondo Taricco, “come testimoniano anche autorevoli voci di economisti e di esponenti della cooperazione sociale. Il Presidente Cota si impegni presso il governo perché si torni a un regime più razionale e perché affronti in sede comunitaria le problematiche connesse a tali aspetti, in modo che ci sia un raccordo tra il regime IVA oggi vigente per le cooperative sociali e le normative comunitarie”.