DEFICIT SUL PIL AL 2,4 % UN PERICOLOSO AZZARDO SULLE SPALLE DEI NOSTRI FIGLI
Onestamente devo ammettere che mi ha fatto un certo effetto vedere membri di Governo esultare e gridare vittoria per aver deciso di portare il deficit sul PIL al 2,4 %, dopo che era sceso gradualmente negli ultimi anni.
Mi ha fatto effetto perché il Governo e i suoi due azionisti non hanno vinto nulla, hanno semplicemente fatto una scelta, che, come tutte le scelte, avrà alcune conseguenze certe e alcune possibili.
* Di certo, se non cambia più nulla, nella prossima legge di bilancio, in realtà nelle prossime leggi di bilancio perché parrebbe che questo deficit sia per i tre anni, ci saranno molte risorse disponibili, oltre 40 miliardi di euro l’anno, che detratti il blocco aumenti IVA, il rifinanziamento ammortizzatori, le missioni e alcuni rifinanziamenti indifferibili, lasciano per nuove politiche quasi 20 miliardi di euro l’anno, purtroppo finanziati in deficit.
* Altrettanto certo è che questa possibilità di anticipare e aumentare le pensioni, di aumentare i sussidi assistenziali, di ridurre le imposte ai benestanti e condonarle agli evasori oggi, cioè tutte spese correnti, non investimenti, in un modo o nell’altro, la pagheranno i nostri figli domani.
* Possibili, di fronte ad uno scenario del genere, sono l’apertura di uno scontro, dagli esiti incerti, con il resto dell’Unione Europea, e soprattutto l’innesco di terremoto finanziario che potrebbe costarci molto caro.
Ricordo solo per inciso che la turbolenza del 2010 e 11 che portò alla caduta del Governo Berlusconi, per mancanza di affidabilità e credibilità dell’allora governo, è costata la nostro Paese 50 miliardi di euro e ha richiesto poi la cura Monti, che in molti hanno subito e che pochi purtroppo ancora ricordano.
** Mi sembra di assistere ad una grande festa delle cicale, alle porte di un inverno che si annuncia freddo e turbolento, purtroppo non solo per le cicale ma per tutto il paese.
E io credo che in questo ci sia poco da festeggiare.