INIZIO DELL’OPERAZIONE INTERNAZIONALE TRITON E CHIUSURA DI MARE NOSTRUM: LA COMUNICAZIONE DEL MINIST
Con un’informativa urgente svolta giovedì 16 ottobre, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha comunicato alla Camera dei Deputati gli ultimi sviluppi in materia di gestione dei flussi di migranti all’interno del Mare Mediterraneo: a questo proposito, ha annunciato l’avvio, previsto per il 1° novembre, di una nuova operazione, denominata Triton, la cui regia sarà affidata all’agenzia Frontex e che non vedrà solo l’impegno dell’Italia ma di venti Stati europei in una vera e propria collaborazione internazionale.
Saranno due gli obiettivi principali di Triton, e cioè il contrasto all’immigrazione irregolare e quello al traffico di esseri umani: a questi scopi verranno impiegati aerei, mezzi navali, personale ed esperti. Un’operazione che, ovviamente, non esimerà però l’Italia da propri doveri di ricerca e salvataggio dei migranti in mare.
Come ha avuto modo di descrivere il ministro, Mare nostrum, la cui chiusura sarà ufficializzata da un prossimo Consiglio dei Ministri, ha rappresentato un’operazione emergenziale e a termine: durante quest’anno, grazie ad essa sono stati soccorsi 100.000 migranti ed arrestati 500 scafisti che portavano avanti la tratta di esseri umani. Anche se, purtroppo, si attesta a 3.000 la cifra di morti e dispersi in mare.
Il ministro Alfano ha poi concluso specificando come l’operazione Triton non debba rappresentare soltanto un punto di approdo, ma anche una nuova partenza, per rivisitare le politiche europee verso i rifugiati e, più in generale, la cornice dei rapporti tra il Sud e il Nord del mondo: in questo senso, ha ribadito il ministro, non dovrà più essere un unico Paese a gestire questi temi, che dovranno invece essere oggetto di una collaborazione di respiro internazionale ed europeo.
Nella convinzione, però, che l’Italia non potrà mai astenersi dai propri doveri di ricerca, soccorso e accoglienza dei migranti che, soprattutto a seguito della primavera araba, del disgregarsi di molti Stati nordafricani e del perdurare di violenti conflitti, si spostano dal Sud al Nord del mondo alla ricerca di sicurezza e asilo.