PERCHE' BUTTARE A MARE LA SOLUZIONE DEL RIO E' FARE UN REGALO ALLA CONCESSIONARIA

Alla vigilia dell’incontro organizzato dal Partito Democratico, per il 23 febbraio a Cuneo,  per fare il punto sulle infrastrutture della provincia, con la presenza oltre alla rappresentanza di Istituzioni locali, anche l’Assessore al Trasporto e Infrastrutture Francesco Balocco ed il Presidente della Regione Sergio Chiamparino e l’ex Ministro Graziano del Rio, sul completamento della AT-CN,  è uscito (per una fortuita coincidenza ? ) il seguente comunicato del Ministro Danilo Toninelli , che tra l'altro seguiva il tavolo del 21 febbraio al MIT  (anche questa una piacevole coincidenza (?)), con i rappresentanti del gruppo SIAS.

«Abbiamo avuto un incontro molto fruttuoso con il concessionario per il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. Mancano ancora alcuni piccoli calcoli da rifare e ci rivedremo a brevissimo, ma sono ottimista sul fatto che si possa arrivare a una soluzione nettamente migliorativa rispetto a quella individuata dal precedente Governo per completare bene e in tempi brevi una infrastruttura fondamentale per quei territori. Faremo l’autostrada senza consentire che l’investimento vada a carico dei pedaggi pagati da chi viaggia lungo la A4. Si va infatti verso un schema di intesa per cui il gestore spenderà i 350 milioni circa che servono per completare l’opera e otterrà una remunerazione intorno al 7%, recuperando gli esborsi grazie esclusivamente al valore di subentro della concessione sulla A4. Su questo schema abbiamo ottenuto pieno conforto, pochi giorni fa, anche dalla Commissione Ue e grazie a questa soluzione diciamo finalmente stop al meccanismo delle proroghe che in questi anni ha messo lo Stato in una posizione di debolezza di fronte ai grandi concessionari. Siamo all’ultimo miglio e speriamo di portare a breve a casa un risultato importantissimo per tutto il Piemonte, grazie allo spirito collaborativo di tutti gli attori coinvolti. Dimostriamo così, ancora una volta, che lo Stato torna a fare lo Stato, lavorando seriamente a difesa degli interessi delle imprese e dei cittadini».

Al Ministro ha risposto lAssessore regionale ai trasporti Francesco Balocco:
«Dopo nove mesi di promesse il ministro Toninelli annuncia di aver trovato una soluzione per sbloccare lo stallo sull’Asti-Cuneo, ma quello prospettato dal Ministro è in realtà un grosso regalo al concessionario. Remunerare il costo dell’Asti-Cuneo con un incremento del subentro sull’A4 significa di fatto rendere impossibile il subentro stesso (o quanto meno avvantaggiare notevolmente l’attuale concessionario in caso di nuova gara) e quindi di fatto concedendo una proroga all’infinito al gruppo Gavio. Inoltre questa soluzione smonta l’impostazione già concordata con la Commissione europea relativa la cross-financing che prevedeva il completamento dell’A33 a fronte di una miniproroga di 4 anni sulla concessione della Milano-Torino. Questa soluzione avrebbe consentito di avviare da subito i cantieri. Ora l’ipotetico accordo annunciato dovrà superare nuovamente il vaglio della Commissione europea e, ammesso che l’esito sia favorevole (ipotesi tutta da dimostrare), i tempi saranno decisamente molto  lunghi  e il territorio rimarrà ancora per anni senza quest’opera fondamentale».

Qual’è in sostanza la differenza tra la soluzione Del Rio e la soluzione Toninelli ?

La soluzione Del Rio a questa storia lunga e complessa era una proroga di 4 anni, dal 2026 al 2030, della concessione autostradale per la  A4 Torino-Milano al gruppo Gavio che in cambio avrebbe realizzato a sue spese il completamento del’Asti-Cuneo. La proroga allineava la A4 con altre concessioni, e anche la Cuneo-Asti, in modo che per il 2030 sarebbe stata bandita una concessione unica per tutte le concessioni allineate. Su questo schema, proprio perché allineando le concessione e mettendole a bando insieme avrebbe aperto il mercato, la Commissione Europea aveva dato il 27 aprile 2018 il proprio parere positivo.

La ipotetica (perché alla UE, che deve autorizzare al momento non è pervenuto nulla) soluzione Toninelli, invece chiederebbe al concessionario di realizzare a sue spese l’opera, aumentando il valore di subentro sulla Torino-Milano del valore dell’investimento, con una garanzia di rendimento al 7%. 
Cioè lo Stato riconoscerebbe al concessionario il 7% del valore dell’investimento fino al bando, e poi nel bando sarà previsto che se l’attuale concessionario non dovesse vincere il bando di concessione, il subentrante dovrebbe corrispondere all’attuale concessionario, il valore dell’investimento effettuato.
In questo modo qualunque altro soggetto economico sarebbe fortemente disincentivato a partecipare alla gara e l’attuale concessionario sarebbe favorito nel bando, e qualora non dovesse vincere avrebbe certezza di vedersi ripagato il suo investimento, avendo potuto godere nel frattempo di un rendimento concordato del 7%. Per questo giustamente l’Assessore Balocco ha parlato di regalo.

E per questo i 5Stelle dimostrano ancora una volta di non sapere di cosa parlano o di non avere capito il meccanismo. Ed infine su tutto questo è da verificare se alla luce di un tale meccanismo la Commissione UE darà il proprio assenso. 

Il rischio non banale è che si ricominci un’altra volta tutto da capo. E solo perché qualcuno deve poter dimostrare che “la fa in modo diverso” …

In allegato l'articolo 178 del Codice degli appalti, che al comma 7 tratta di subentro.


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