PER DIRE NO AD UNA DEMOCRAZIA SVESTITA, TOGLIENDO LE FOGLIE UNA AD UNA
Oggi, dopo che sono stati prima dichiarati inammissibili e poi respinti i nostri emendamenti, abbiamo votato contro il provvedimento di riforma costituzionale che mira ridurre il numero di Deputati e Senatori.
Vorrei essere chiaro, non sono assolutamente contrario nel merito a una modifica di riduzione, ma vorrei capire, possibilmente in modo chiaro, quale sia il disegno e l'approdo complessivo finale delle riforme.
La narrazione che ci stata proposta in questi giorni è stata che al momento si parlava solo di riduzione dei parlamentari. Analogamente si potrebbe allora dire che al momento alla Camera si stravolgeva solo l'istituto del referendum. Il problema emerge quando allo stesso tempo gli ideologi del ridisegno istituzionale ci vanno spiegando che il Parlamento non serve più, e che quindi meno è ampio meglio è, arrivando addirittura a dire che, stante il ruolo che potrebbe avere in futuro, si potrebbe anche procedere alla designazione tramite sorteggio, e che bisognerebbe mettere mano al vincolo di mandato, superando il divieto costituzionale.
Ci opporremo con tutte le nostre forze ad un disegno che punta a trasformare il Parlamento in uno strumento di mera ratifica delle decisioni dei governi. E lo faremo anche perché la storia ci dice che lo svilimento del ruolo e della funzione delle Camere parlamentari è sempre stato il preludio a dittature, o a pagine nere della democrazia.
Ci opporremo perché coloro che ci hanno proposto questo disegno si sono distinti in questi mesi nella messa in discussione dell’autonomia della stampa e dell’informazione, delle autorità indipendenti e degli organismi parlamentari indipendenti, perché coloro che ci hanno proposto questo disegno sono portatori di una cultura politica illiberale e autoritaria, ed hanno scelto come modelli cui ispirarsi, chi Nicolas Maduro, chi Viktor Orban, e tutti insieme Vladimir Putin.
Ci opporremo se non vi sarà lo spazio per un confronto vero sul futuro degli assetti delle Istituzioni e della DEMOCRAZIA nel nostro Paese.
Ci opporremo perché abbiamo a cuore il presente ed i futuro della DEMOCRAZIA nel nostro Paese.
Mino Taricco
La scheda tecnica dell'Ufficio Studi del Parlamento QUI