SUI TAGLI ALLE INEFFICIENZE DECIDERA' CHI NE HA LA RESPONSABILITA' ISTITUZIONALE
"Presenteremo la spending rewiev alle Camere, la presenteremo nelle sedi parlamentari; il commissario ci ha fatto un elenco, ma toccherà a noi decidere.
Come in famiglia se non ci sono abbastanza soldi sono mamma e papà che decidono cosa tagliare e cosa no".
Nel suo intervento Matteo Renzi porta il paragone mutuato dalla economia domestica, e al tempo stesso rivendica il diritto dovere di chi ha la responsabilità istituzionale, di decidere .
Il premier parla al Parlamento è alla Camera dove è venuto a illustrare le linee programmatiche in vista del vertice dell'Unione Europea di domani e dopodomani e insiste sul fatto che le riforme non le facciamo per l’Europa ma per noi, per il nostro Paese e per recuperare una sostenibilità e una credibilità davanti al mondo e davanti ai mercati, il cui consenso si traduce per noi in minori costi nel finanziamento del nostro grande debito.
E' la maniera migliore per affrontare un'Europa, ribadisce in più passaggi , e con la convinzione che il riferimento ai parametri, che non sono un tabu ma si possono cambiare, deve però essere anche un indicatore ed uno stimolo a prendere in seria considerazione la necessità di un urgente, serio e rigoroso piano di riforme.
Sono lo stato dell'economia e i numeri che lo definiscono a richiedere un a nostra azione e una nostra reazione urgente, nel suo intervento alla camera il Presidente del Consiglio ha detto : "I nostri numeri sulla disoccupazione giovanile gridano vendetta”, e ribadisce che la riforma del mercato del lavoro è una riforma necessaria, che viene chiesta "dal 42% di giovani disoccupati", e non solo dall'Europa.
Ad oggi "le riforme istituzionali che abbiamo proposto sono una novità, sono viste di buon occhio in Europa, sono la premessa per noi per restare al tavolo", ricordando il buon esito delle recenti visite a Parigi e Berlino, “ma al secondo punto c’è la riforma del lavoro su cui è vero che ci sono opinioni diverse, il Parlamento sarà coinvolto attraverso lo strumento della delega che darà a tutti la possibilità di un ampio confronto, ma non è un argomento a piacere che possiamo affrontare o no, ce lo chiedono i disoccupati".
Il Presidente Renzi nel suo intervento ha anche citato l’intervento del Presidente Napolitano al Parlamento europeo sulla necessità di cambiamento e di riforma della Unione Europea, sottolineandone la straordinaria attualità.
Dalle analisi sulle possibilità e sugli strumenti, ora si passa al confronto sull’azione.