TROVATO L’ACCORDO PER L’APPLICAZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE PER I LAVORATORI DEL SETTORE AVICOLO

“La Giunta Regionale – spiega Mino Tariccoha approvato l’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra la Regione Piemonte, le parti sociali, la direzione regionale dell’INPS e l’agenzia Italia Lavoro sull’applicazione della cassa integrazione in deroga per gli oltre 1.000 lavoratori impiegati nella filiera avicola.
L’intesa infatti fornisce una copertura non solo alle aziende agricole interessate, ma anche a quelle industriali e artigiane che si occupano della lavorazione e del confezionamento del pollame e della distribuzione e della vendita al dettaglio dei prodotti avicoli”
.

L’accordo raggiunto riprende quello siglato a livello nazionale il 22 febbraio scorso tra Ministero del Welfare, Conferenza stato-regioni, associazioni di categoria e sindacati per sostenere il reddito dei lavoratori con ammortizzatori sociali, che stanzia 100 milioni di euro per i lavoratori a tempo determinato o indeterminato della filiera avicola che avranno un’integrazione salariale per un periodo che non può superare i 180 giorni.
L’intesa trovata a livello regionale, dovrà essere ratificata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prima di diventare operativa e concederà un po’ di respiro al settore avicolo che è stato duramente colpito dalla paura per il contagio del virus responsabile dell’influenza aviaria.

“Il settore avicolo – commenta Taricco – rappresenta un comparto importante per la nostra economia. In Piemonte si contano circa 18 milioni e mezzo di capi, concentrati soprattutto nelle province di Asti, Cuneo e Torino. Tutti gli allevamenti piemontesi sono sottoposti a rigidi e scrupolosi controlli sanitari; il pollame viene allevato prevalentemente in strutture chiuse e le rigorose misure igieniche, adottate all’interno delle singole strutture, preservano le stesse dalla diffusione del virus”.

Contemporaneamente l’8 marzo scorso il decreto 10 gennaio 2006 per gli interventi urgenti per i settori dell’agricoltura, dell’agroindustria, della pesca nonché in materia di fiscalità di impresa, è diventato legge anche se il condono previdenziale previsto ha subito uno stop.
Questa nuova legge stanzia un “fondo per l’emergenza avicola” di 100 milioni di euro che andrà a finanziare una serie di investimenti nelle aziende interessate per rafforzare le misure di biosicurezza e quelle sanitarie.
Inoltre, con questa legge sono state individuate le modalità e i programmi per l’ottenimento di finanziamenti destinati alla riconversione o alla ristrutturazione delle aziende avicole.
Sono stati sospesi, dal 1 gennaio al 31 ottobre 2006 anche i termini per gli adempimenti e per i versamenti tributari e il pagamento di ogni contributo o premio di previdenza e assistenza sociale.
Per far fronte al rafforzamento del sistema di sorveglianza della filiera avicola è stato assegnato sia al Corpo Forestale dello Stato che all’Ispettorato centrale repressione frodi un contributo di un milione di euro.

“Siamo in attesa – conclude Taricco – di conoscere le modalità di funzionamento del fondo per l’emergenza avicola. Nell’incontro di martedì scorso il Ministro Alemanno si è impegnato a definire in brevissimo tempo il funzionamento e le condizioni per la ripartizione delle risorse”.

Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento