Un ordine del giorno per esprimere solidarietà ai precari della Scuola
Il gruppo “Pd-Impegno civico” propone al Consiglio Provinciale un ordine del giorno per esprimere solidarietà ai precari della scuola e formulare l’auspicio che il Governo rimetta in discussione i tagli al sistema scolastico pubblico.
Il gruppo “Pd-Impegno civico” ha presentato in Consiglio Provinciale una proposta di ordine del giorno, primo firmatario Erio Ambrosino, finalizzato a esprimere solidarietà ai lavoratori a tempo determinato del settore scuola e ad auspicare un ripensamento del Governo verso i tagli al sistema scolastico pubblico.
Nel documento i consiglieri, riferendosi all’anno scolastico appena partito, notano come la situazione della scuola italiana appaia sempre più difficile per gli effetti della riforma Gelmini: migliaia di insegnanti, ausiliari, tecnici e amministrativi licenziati, graduatorie nel caos, uffici scolastici assediati, clamorose e disperate proteste dei precari in molte zone d’Italia;
Viene sottolineato in particolare come l’anno scolastico sia costantemente all’insegna del segno meno: meno finanziamenti per una scuola non più concepita come un bene pubblico fondamentale da difendere e potenziare, ma semplicemente come un costo da ridurre per far quadrare il bilancio; meno contenuti formativi e didattici, con classi più affollate, forte riduzione dei tempi-scuola e impossibilità di garantire adeguati processi di apprendimento; meno personale dedicato, dal momento che la riforma prevede il taglio di 42mila cattedre e 15mila posti per il personale non docente;
Il gruppo Pd-Impegno civico guarda poi alla realtà cuneese: “Anche la provincia di Cuneo, già pesantemente colpita dalla crisi economica, si trova a fronteggiare gli effetti di questa riforma, sia in termini di qualità dell’offerta scolastica, sia di costi aggiuntivi a carico degli Enti locali, sia soprattutto sul fronte occupazionale, con pesanti ripercussioni in particolare sul personale precario. Nei giorni scorsi si è appreso dagli organi di stampa della riduzione di 288 posti da insegnante e di 142 posti di assistente e collaboratore scolastico per un totale di 430 persone in meno impegnate nel sistema scolastico cuneese”.
Sulla base di questi elementi i consiglieri concludono il loro documento in questi termini: “Esprimiamo solidarietà a tutti quei lavoratori a tempo determinato del settore scuola,docenti e non, di cui tutti noi apprezziamo la professionalità e l’umanità nell’ambito scolastico. Contemporaneamente auspichiamo che questo Governo rimetta in discussione i tagli al sistema scolastico pubblico, magari cominciando col programmare un convincente e ampio percorso di stabilizzazione del personale precario che ne valorizzi il grande patrimonio di professionalità acquisita in tanti anni dedicati alla formazione delle giovani generazioni”.