Zone montane come le Zone franche urbane: la richiesta di Mino Taricco ai Parlamentari
L’assessore regionale Mino Taricco scrive ai Parlamentari piemontesi per richiedere il loro impegno su un provvedimento che delinei agevolazioni fiscali e contributive alle zone montane vantaggiate sul modello, recentemente approvato dal Governo, delle zone franche urbane.
Agevolazioni fiscali e contributive alle zone montane svantaggiate del Piemonte sul modello delle Zone Franche Urbane recentemente approvate dal Governo:l’assessore regionale Mino Taricco ha scritto ai Parlamentari piemontesi per chiedere il loro impegno su questo tema.
Nei giorni scorsi il Governo Berlusconi ha dato il via libera a ventidue zone franche urbane per favorire lo sviluppo economico e sociale dei quartieri urbani più deboli, con potenzialità di espansione inespressa, e per la creazione di nuovi posti di lavoro. Queste zone avranno diritto a incentivi e agevolazioni fiscali e previdenziali per una cifra pari a 50 milioni di euro l’anno per nuove attività economiche.
Con l’autorizzazione della Commissione europea sono stati sbloccati questi fondi per l’avvio del progetto iniziato dal governo Prodi il 30 gennaio del 2008 con una delibera del Cipe che forniva criteri e indicatori per l’individuazione e la delimitazione delle zone franche urbane.
Scrive Taricco: “Proprio il fatto che il provvedimento sia figlio dell’impegno di due Governi di segno politico diverso e si configuri come una significativa risposta al disagio socio-economico delle aree a maggior tasso di disoccupazione mi induce a chiedervi un’azione congiunta in Parlamento per farvi interpreti di un provvedimento simile per le zone montane in particolare piemontesi”.
L’assessore Taricco formalizza in questi termini la proposta: “Si tratterebbe in pratica di formalizzare la possibilità, per territori marginali dal punto di vista economico all’interno delle zone montane del Piemonte, di poter usufruire di agevolazioni fiscali e previdenziali a favore di nuovi insediamenti produttivi”.
Conclude Taricco: “Sulla montagna si sono versati fiumi di inchiostro e si sono tenuti centinaia di convegni, ma forse vi sono iniziative come questa che potrebbero veramente in modo semplice innescare percorsi di sviluppo e, in qualche misura, determinare una reale inversione di tendenza per contrastare una vera e propria decrescita in atto e un conseguente spopolamente progressivo”.