Vaccinazioni: urge una campagna di informazione e sensibilizzazione
Ieri, insieme a 25 colleghi, ho presentato un’interrogazione al Ministro della Salute sul tema vaccinazioni, al fine di incentivare analisi ed azioni concrete. Oggi infatti, la situazione vaccinale in Italia vede una copertura al di sotto del 95%, soglia limite di sicurezza, come conferma Walter Ricciardi, neopresidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Si stima che oltre 22 milioni di bambini non siano coperti contro le più comuni, a volte mortali, malattie dell'infanzia.
Alcune Regioni italiane infatti, in questi anni hanno promulgato leggi regionali che aboliscono l'obbligo di vaccinazione e questo ha generato un crollo della cosiddetta “immunità di gregge”. La Società Italiana di Pediatria ha evidenziato che si assiste ad un ritorno di malattie che si credevano debellate, come la morte per pertosse, malattia che sta avendo una recrudescenza nei bambini nei primi mesi di vita.
In questo contesto le conseguenze di scelte individuali ricadano sulla collettività, perchè viene meno l’ “immunità di gregge” e pertanto aumenta il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie, che malattie per anni cancellate non siano riconosciute e trattate in tempo. Rischiano di tornare malattie “dimenticate” come la difterite, emersa in Spagna, o che le morti per morbillo non siano più un’eccezione, come nel caso della bimba deceduta per una complicanza lo scorso anno a Roma.
E’ improcrastinabile quindi, l’approvazione del nuovo Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale. Siamo fiduciosi nella convocazione del prossimo 12 ottobre della Commissione Salute delle Regioni, per valutare la proposta del nuovo Piano Nazionale e ci auguriamo che la sua approvazione proceda rapida.
Ma, nel frattempo, chiediamo al Governo di valutare un programma di campagne di informazione che spieghino il valore della protezione della salute e la prevenzione delle malattie infettive grazie ai vaccini. Chiediamo politiche di sanità pubblica che coinvolgano gli operatori del territorio, in primis i medici di famiglia, considerando che l’impatto è forte anche in termini economici, poiché i vaccini consentono immensi risparmi al sistema sanitario nazionale: un euro speso per un vaccino può farne risparmiare fino a 24 per curare chi si ammala.
La campagna europea 2015 coincide con la più ampia campagna mondiale con uno slogan significativo: "Close the immunization gap", ossia "Colma il divario di immunizzazione", per veicolare l'urgenza di raggiungere l'equità nei livelli di immunizzazione, come indicato nel Piano d'Azione Globale per i Vaccini (Global Vaccine Action Plan - GVAP), che mira a prevenire milioni di morti entro il 2020 attraverso l'accesso universale ai vaccini per le popolazioni di tutto il mondo. Vanno trovati link e unite le forze in questo senso.
La medicina ha fatto e continua a fare progressi salvifici per il mondo, i paesi in via di sviluppo lottano per ottenere i nostri livelli di garanzia e tutela nella salute: noi non possiamo permetterci di regredire in nome di nozioni millantate, va bilanciata la forte disinformazione diffusa da associazioni di vera controinformazione. Va perseguita la strada dell’informazione per salvaguardare la salute e la vita.