118 FIRME PER IL NOBEL PER LA PACE ALLE BICI AFGANE

Con un gruppo di 117 colleghi di tutti Gruppi Parlamentari guidati da Ermete Realacci e Paolo Gandolfi e in accordo con la trasmissione Caterpillar di Radio 2, Rai, che lo ha lanciato raccogliendo un notevole interesse,  abbiamo sottoscritto una proposta di candidatura per il Nobel per la pace per una significativa esperienza legata all’uso della bicicletta.
La bicicletta, ideale candidata al Nobel per la Pace se fosse possibile candidare un oggetto,  è un mezzo di trasporto sostenibile ed economico, dunque 'democratico', ma è anche un simbolo di stile di vita e di consumo più a misura d’uomo.  
E’ il mezzo di trasporto più ecologico ed uno dei più salutari per i suoi effetti sugli stili di vita. 
In questi ultimi anni si sta imponendo come uno degli strumenti di cambiamento delle grandi città. L'economia della bicicletta, in grande sviluppo, ha l'Italia tra i protagonisti. 
La bicicletta si  presta da sempre ad essere collegata a iniziative di impegno civile e di pace.
Per tutti questi motivi abbiamo accolto con convinzione la proposta lanciata dalla trasmissione Caterpillar di candidare la bicicletta, o meglio una esperienza particolarmente significativa legata all’uso della bicicletta, al Premio Nobel per la Pace 2016. 
La scelta è stata di avanzare la candidatura della squadra femminile della Federazione Ciclisti dell’Afghanistan. 
Le donne che inforcano una bicicletta in  Afghanistan, comprese quelle della Federazione  ciclisti, stanno di fatto avviando una battaglia “dolce” per la libertà, i diritti e per la pace in un paese ancora dilaniato dalla guerra e dal terrorismo. 
Siamo convinti che proporre per il Nobel per la pace 2016 la squadra femminile della Federazione Ciclisti dell’Afghanistan, che è protagonista anche di un impegno per i diritti delle donne in un paese dove anche andare in bicicletta è uno spazio di libertà tutto da affermare, è scommettere su un futuro migliore per quel Paese e per tutti.
Una delle ragazze del team, raccontando in un video del suo orgoglio e della sua contentezza di andare in bicicletta, cita un antico proverbio afghano: “se stai seduto, altri saranno seduti. Se stai in piedi, altri saranno in piedi.
In mesi nei quali in molte nostre città torna l’allarme smog è utile ricordare che un maggior utilizzo della bicicletta, soprattutto se aiutato con un incremento di piste ciclabili urbane, sono una cura dolce nella lotta all’inquinamento. 
Da tutte queste considerazioni nasce la scelta è stata di avanzare la candidatura della squadra femminile della Federazione Ciclisti dell’Afghanistan per il Nobel per la pace e di promuoverla come parlamentari, avendo la facoltà di presentare le candidature. 
Nei giorni scorsi si è poi conclusa la straordinaria pedalata della ciclista Paola Gianotti da Milano ad Oslo per consegnare all' Ambasciatore Italiano a Oslo Giorgio Novello le 10 mile firme raccolte da  Caterpillar in sostegno alla campagna. 
La candidatura ufficiale della squadra femminile della Federazione Ciclisti dell’Afghanistan con le firme dei 118 parlamentari è stata inviata al Comitato per il Nobel di Oslo e come riportato da CBS News, il Comitato norvegese per il Nobel ha accolto  la candidatura e ora le cicliste afghane sono tra gli ‘aspiranti’ al prestigioso premio.

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