6000 CAMPANILI

E siamo arrivati al finanziamento della terza tranche del progetto 6000 campanili e nuovamente, come già era successo nella prima, la provincia di Cuneo ha visto molti comuni finanziati.



Il Programma 6000 campanili consiste in 100 milioni di euro stanziati dopo l’accordo tra Ministero delle infrastrutture e l’Associazione nazionale dei Comuni italiani per l’adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti, messa in sicurezza del territorio, la ristrutturazione e ri-funzionalizzazione di edifici pubblici, la nuova costruzione di edifici pubblici e la realizzazione e la manutenzione di reti viarie e infrastrutture o reti telematiche di NGN e WI-FI nei piccoli comuni, quelli con meno di 5.000 abitanti. Ogni progetto vincitore potrà usufruire di risorse da 500.000 a 1.000.000 di euro.


Lo sblocco di 1,5 miliardi già stanziati contro il dissesto idrogeologico annunciato dal governo, i 3,5 miliardi per le scuole e il potenziamento e la stabilizzazione dell’eco-bonus, insieme al Programma 6000 Campanili razionalmente ripartito rappresentano occasioni per tentare di rilanciare l’edilizia.


Al Programma 6000 campanili, spiega il Ministero, sono state destinate anche risorse non spese dei Fondi strutturali europei per le regioni del Sud. Queste nuove dotazioni sono utilizzabili per i progetti presentati dai Comuni delle regioni del Mezzogiorno, altri mille interventi circa su cui sono in corso le verifiche per l’inserimento nell’elenco delle opere finanziate.


Il click day per il progetto 6000 campanili (20 ottobre) 2013 era stato un successo: tutti i fondi a disposizione a quella data erano andati a ruba.


Un primo elenco di Comuni ammessi era stato comunicato all’inizio di gennaio del 2014.


Si trattava di un primo fondo di 100 milioni di euro con cui sono stati finanziati 115 progetti.


Tra questi i comuni di Salmour, Narzole, Marene, Frabosa Sottana, Casteldelfino, Monteu Roero, Mombarcaro, Serravalle Langhe, Argentera, Bergolo in provincia di Cuneo.


All’inizio di febbraio era poi stata  firmata la seconda tranche di progetti, di 50 milioni di euro, nell’elenco vi era il comune di Piozzo.


Sull’onda delle critiche al click day come criterio di assegnazione dei finanziamenti, e per rimediare alla “casualità nella distribuzione delle risorse”,  il 22 aprile 2014 la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati ha approvato una risoluzione, presentata da Ermete Realacci, che chiede, nell’ambito del Programma 6000 Campanili, di dare priorità agli interventi di consolidamento antisismico, manutenzione del territorio e riduzione del rischio idrogeologico nell’assegnazione dei fondi.


In particolare la Risoluzione approvata all’unanimità  impegna il Governo a destinare le risorse del Programma 6.000 campanili prioritariamente agli interventi di:
- qualificazione e manutenzione del territorio,
-
recupero e riqualificazione degli edifici esistenti,
-
riduzione del rischio idrogeologico,
-
riqualificazione ed efficientamento energetico,
-
messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici, a partire da scuole e ospedali.


Adesso il finanziamento della terza tranche che vede finanziati i comuni di Torre Bormida, Ostana, Lequio Berria, Battifollo, Vicoforte, Montà, Roccabruna, Roccaforte Mondovì e Neive.


 


Di seguito il link al sito del Governo do si possono attingere informazioni sul programma


http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=3325


ed in allegato la risoluzione approvata dalla Commissione Ambiente e gli elenchi delle tre tranche di finanziamento


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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