ABOLITA L'IMU E VARATI PROVVEDIMENTI PER CIG E CASA, MA RIMANGONO APERTI NODI
Con l’approvazione del Decreto ieri da parte del Consiglio dei Ministri la prima rata dell’IMU del 2013 sulla prima casa e terreni agricoli sarà cancellata, e c’è l’impegno con la legge di Stabilità ad eliminare anche il saldo di dicembre e all’introduzione della Service Tax dal 2014.
L’operazione IMU, ha garantito ieri il Governo, verrà fatta senza modificare il saldo dei conti pubblici.
La copertura per questo mancato gettito dovrebbe arrivare da una riduzione della spesa pubblica, da una tassazione sui giochi e le imprese che ruotano sul gioco e dall’IVA derivante dal pagamento per 10 miliardi di debiti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione.
Da quanto emerso nel Consiglio dei Ministri, l’eliminazione dell’IMU dal 1 gennaio 2014 dovrebbe corrispondere all’introduzione della Service Tax, la nuova tassa sui servizi comunali, che ingloberebbe anche la Tares, l’imposta sui rifiuti.
Il tutto attende conferma definitiva che arriverà soltanto a metà ottobre, ovvero quando verrà formalizzata nella Legge di Stabilità.
Continuo ad essere convinto che degli oltre 4 miliardi che si registreranno di mancato gettito una quota significativa, che si riferiva a grandi patrimoni e ad abitazioni che sono prima casa ma di lusso e di grande valore, poteva essere destinata ad interventi nel sociale e sul TPL che hanno subito tagli draconiani in questi anni e hanno visto conseguentemente drastiche riduzioni di servizi, soprattutto verso chi fa più fatica in questo momento.
Rimangono poi aperte una serie di questioni, se è vero che il provvedimento stanzia 500 milioni per la CIG, è anche vero che non saranno sufficienti ad arrivare a fine anno e poi rimangono aperte almeno ancora tre questioni : l’aumento IVA, il completamento della risposta agli esodati e l’aumento dei Ticket a partire dal 2014 che non hanno ancora al momento una risposta.
Un’ultima annotazione sulla Service Tax che così come tratteggiata dal provvedimento sposta il carico fiscale dal proprietario all’affittuario e non mi pare un bel segnale, se è vero come abbiamo sempre detto che occorre riequilibrare il carico fiscale sgravando i meno abbienti e e spostando da lavoro e aziende verso le rendite.
In sede di conversione ci sarà molto lavoro da fare.
Mino Taricco
Si allega il link al sito del Consiglio dei Ministri
e una scheda esplicativa sintetica del provvedimento