APPROVATA LA DELEGA PER LA ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA PRATICHE SLEALI

Con l’approvazione al Senato del Disegno di legge di delegazione europea viene affidato al Governo, all’articolo 7, il compito di dare attuazione nel nostro Paese alla “direttiva (UE) 2019/633, in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare”.
Una direttiva che tutto il mondo agricolo e tutti coloro che hanno a cuore i temi della qualità, della sicurezza, della sostenibilità sociale, della giustizia ed equità nei rapporti commerciali che riguardano gli alimenti aspettavano da tempo.

Pratiche sleali che è necessario stroncare. 
Perché stanno rendendo patogeniche troppe relazioni commerciali squilibrate: ritardi nei pagamenti ben oltre quelli che erano gli accordi commerciali; modifiche unilaterali retroattive sui contratti; cancellazione di ordine senza preventivo; tagli di pagamenti di prodotto perché ritenuto deteriorato a sola detta dell’acquirente senza possibilità di contraddittorio; imposizione di pagamenti per servizi e iniziative non correlate al prodotto agricolo solo per lo squilibrio di forza sul piano commerciale; rifiuto di sottoscrivere contratti scritti; abuso di informazioni confidenziali; ribaltamento di reclami di clienti senza possibilità di verifica sui fornitori; aste a doppio ribasso e vendite sottocosto con pratiche scorrette.

Nella discussione in Commissione è stato introdotto il riferimento all’ICQRF quale “Autorità nazionale di contrasto deputata all’attività di vigilanza sull’applicazione delle azioni che disciplinano le relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e alimentari, ed un rafforzamento e coordinamento con l’art. 62 del D.L. 1 convertito con la legge 27 del 2012. 
Si è prevista una più puntuale definizione dei contenuti del contratto scritto, e delle forme alternative agli stessi, e che prezzi inferiori del 15% di quello calcolato da ISMEA come costo di produzione dei prodotti agricoli rappresentino condizione che fa scattare verifica della sussistenza della pratica commerciale sleale, e che le Organizzazioni Professionali possano stipulare accordi commerciali e possano attivare segnalazioni che fanno scattare accertamenti. 
Si è introdotta la revisione del sottocosto e l’esplicito divieto di “aste doppio ribasso cioè una pratica che la gran parte degli operatori commerciali ha ormai escluso, ma che purtroppo continua ad essere praticata da alcuni operatori, abbattendo poi di fatto i prezzi su tutto il mercato.
Con l'articolo 7 di questa legge di delegazione abbiamo fatto un buon lavoro, che mette in condizione il Governo di recepire la direttiva e di coordinarla anche con l'articolo 62, che purtroppo per una miriade di motivi non aveva funzionato. 

Sono convinto che il mercato debba essere regolato per permettere a tutti gli attori che operano correttamente, che operano in modo efficiente, senza sprechi e con la necessaria qualità dei prodotti, di poterlo fare senza essere assoggettati a ricatti, a prevaricazione o ad abusi di potere, e questa norma ci mette in mano gli strumenti per andare con forza in questa direzione. 

In allegato il testo con le modifiche approvate in commissione 


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