APPROVATA LA LEGGE DI CONVERSIONE DEL DECRETO RECLUTAMENTO
Giovedì 5 Agosto 2021
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Provvedimenti
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Economia
Approvata la legge di conversione del Decreto reclutamento, il provvedimento con cui si fissano le regole per reperire le figure necessarie all'attuazione del PNRR.
Di seguito i punti principali del provvedimento.
Contratti a tempo determinato:
Per i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato da parte delle amministrazioni titolari di interventi previsti dal PNRR si applica la riforma dei concorsi pubblici con la valutazione dei titoli per le figure a elevata specializzazione tecnica e la previsione di una sola prova scritta digitale.
Un percorso che consentirà di concludere le selezioni e procedere con le assunzioni entro cento giorni. La durata dei contratti sarà di 36 mesi, rinnovabile per una volta e in ogni caso non oltre il 2026.
Il rinnovo sarà collegato al raggiungimento degli obiettivi del piano, intermedi e finali, da parte delle amministrazioni assegnatarie dei progetti.
I bandi saranno pubblicati sul portale del reclutamento, organizzati in una base di dati ricercabile in ogni campo. Le modalità di selezione semplificate potranno essere utilizzate anche per le assunzioni a tempo determinato da parte delle amministrazioni non interessate all'attuazione del PNRR.
Le amministrazioni potranno anche attingere dalle graduatorie concorsuali vigenti, anche di concorsi a tempo determinato.
Procedura speciale per le alte specializzazioni
Prevista una modalità speciale di reclutamento per l'assunzione a tempo determinato delle alte specializzazioni, con dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, oppure con sola laurea magistrale o specialistica ma con esperienze documentate, qualificate e continuative di lavoro subordinato almeno triennali in organismi nazionali, internazionali e dell'Unione europea. Per questi profili è prevista l'iscrizione in un apposito elenco sul portale del reclutamento, a seguito di una procedura di selezione organizzata dal dipartimento della funzione pubblica e basata anch'essa sulla valutazione dei titoli e su un esame scritto. Una volta iscritti nell'elenco, i profili ad alta specializzazione potranno essere direttamente assunti dalle amministrazioni che necessitano di personale, sulla base della graduatoria e senza ulteriori selezioni. Le amministrazioni che non volessero attingere dagli elenchi e che ritenessero necessario procedere con propri concorsi rimarranno libere di farlo.
Incarichi più trasparenti per professionisti ed esperti
Per i professionisti, ordinistici e non ordinistici (ex legge 4/2013), previsto l'inserimento in elenchi sul portale del reclutamento.
Ciascun elenco è suddiviso in sezioni corrispondenti alle diverse professioni e prevede l'indicazione, da parte dell'iscritto, dell'ambito territoriale di disponibilità all'impiego. Le modalità di attuazione ed i requisiti saranno stabiliti con un decreto del ministro per la Pubblica amministrazione, previa intesa con la conferenza unificata, entro 120 giorni dall'entrata in vigore del decreto.
Per l'attribuzione degli incarichi di collaborazione le amministrazioni devono chiamare almeno quattro professionisti o esperti tra quelli iscritti nel relativo elenco in ordine di graduatoria e scegliere a chi attribuire l'incarico sulla base di un colloquio. Le amministrazioni devono pubblicare sul proprio sito internet tutte le fasi della procedura.
Aumentate le possibilità di dirigenti esterni
Per permettere alle amministrazioni di reperire rapidamente manager qualificati, il decreto legge permette di aumentare, fino a raddoppiare, le percentuali oggi previste dalla legge per l'attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla pubblica amministrazione, ma soltanto per il periodo PNRR ed esclusivamente per lo svolgimento di compiti strettamente e direttamente funzionali all'attuazione dei progetti. Una quota è riservata ai laureati in discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM). Mobilità senza limiti percentuali per la dirigenza di ruolo.
Per gli assunti PNRR riserva di posti nei concorsi post 2026
Gli incarichi di lavoro subordinato legati al PNRR possono essere esclusivamente a tempo determinato, ma, come richiesto dalla Commissione Ue chiede per non disperdere le competenze acquisite dalle PA, la norma fissa una riserva pari al 40% di posti nei concorsi pubblici banditi dalle amministrazioni a favore di chi abbia svolto incarichi a tempo determinato per almeno 36 mesi per lavorare al PNRR.
I bandi di concorso del personale a tempo indeterminato sono pubblicati e organizzati in una base dati ricercabile in ogni campo sul portale del reclutamento.
Per maggiori approfondimenti il Dossier dell'Ufficio studi del Parlamento