APPROVATA LA LEGGE EUROPEA 2013 - BIS
Martedì 21 ottobre la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il testo della Legge europea 2013 – bis, comprensivo delle modificazioni introdotte durante l’esame al Senato. La legge disciplina uno specifico livello dei rapporti tra l’Italia e l’Europa, cercando di adeguare il nostro ordinamento giuridico a quello europeo e intervenendo, più nello specifico, su settori in cui il nostro Paese non ha recepito in maniera corretta e completa alcune disposizioni comunitarie.
Tra gli ambiti che essa regola va ricordato quello finanziario, con la regolazione del regime fiscale da applicare alle persone che risiedono fiscalmente in un altro Paese ma che hanno la maggior parte dei loro ricavi in Italia e l’applicazione di imposte su attività finanziarie svolte all’estero; oltre a questo, non vanno dimenticate le misure relative al lavoro e alle politiche sociali (sicurezza e salute dei lavoratori), alla disciplina dei prezzi dell’energia elettrica e alla gestione delle politiche in materia di immigrazione.
Il lavoro delle Commissioni di Montecitorio ha in buona sostanza approvato e lasciato invariate le modificazioni e le soppressioni di alcuni articoli apportate dai lavori del Senato. Modifiche, queste, che avevano coinvolto, in primo luogo, la disciplina delle politiche sull’immigrazione, diminuendo ulteriormente il periodo massimo di trattenimento degli immigrati all’interno dei CIE, Centri di identificazione ed espulsione, ora fissato a 90 giorni rispetto alla riduzione, già operata durante l’esame della Camera, che lo aveva invece fissato a 180 giorni.
Un’altra modifica importante riguarda la regolamentazione della composizione delle bevande a base di succo d’arancia, le quali, per essere commercializzate, dovranno essere formate da una quantità minima di succo naturale pari a 20 gr per 100 cc.
La votazione della Camera ha poi riguardato anche alcune soppressioni di parti della Legge operate dal Senato: soppressioni che tuttavia non hanno comportato un’eliminazione definitiva delle norme in questione, ma semplicemente una loro confluenza all’interno del Decreto competitività. Tra le parti cancellate, si possono ricordare, tra gli altri, gli articoli relativi alla tutela delle acque dall’inquinamento e quelli che disciplinavano la valutazione dell’impatto ambientale e la valutazione ambientale strategica.
L’esito della votazione ha dato 363 sì, 19 no e 23 astenuti. Il testo era stato approvato al Senato, con le modificazioni di cui sopra, il 17 settembre, dopo che l’Assemblea di Montecitorio ne aveva dato un primo via libera quest’estate, l’11 giugno.
In allegato la sintesi del provvedimento