APPROVATA LA RIFORMA DELLE RETRIBUZIONI DEI DIPENDENTE DI CAMERA E SENATO
Un’altra buona notizia dal Parlamento : martedì 30 settembre, infatti, l’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati e il Consiglio di Presidenza del Senato hanno approvato la riforma del sistema retributivo dei personale, che riduce gli stipendi percepiti dai loro dipendenti.
Con questa riforma vengono introdotti nuovi tetti e sottotetti ai massimi di retribuzione annua, sensibilmente più bassi, che variano a seconda delle professioni e del ruolo di responsabilità rivestito e che avranno decorrenza a partire dal mese di gennaio 2015.
Questi nuovi tetti saranno raggiunti da ciascun dipendente al 23° anno di servizio: è stata così introdotta una novità importante, che prevede l’introduzione del blocco della progressione retributiva al raggiungimento di questi tetti, progressione che invece, sino ad ora, aumentava fino al pensionamento.
Alla Camera, per i consiglieri il tetto massimo scenderà da 358.000 a 240.000 euro, per i documentaristi, i ragionieri e i tecnici da 238.000 a 166.000 euro, per i segretari da 156.000 a 115.000 euro, per i collaboratori tecnici da 153.000 a 106.000 euro, mentre, infine, per operai, tecnici e assistenti da 136.000 a 99.000 euro.
Al Senato, invece, i tetti saranno così ripartiti: 240.000 euro per i Consiglieri (a dispetto degli attuali 372.000), 172.000 per gli stenografi (rispetto a 256.000), 166.000 per i segretari (e non più 228.000), 115.000 per i coadiutori (rispetto agli attuali 172.000) e, infine, 99.000 per gli assistenti (a dispetto dei precedenti 142.000).
Per i dipendenti che al mese di gennaio 2015 supereranno questi limiti retributivi è previsto un taglio dello stipendio spalmato lungo quattro anni.
Il risparmio complessivo sarà pari a 97 milioni di euro, divisi tra 60 milioni di euro risparmiati dalla Camera e 37 milioni dal Senato.
Un passo importante, per riavvicinare progressivamente la politica e le Istituzioni , in tutti i suoi aspetti, alla concreta realtà di un Paese segnato dalla crisi e, nello stesso tempo, per razionalizzare i suoi costi.
La buona politica continua a dare frutti.
Mino Taricco