APPROVATA UNA MOZIONE SUI DIRITTI DEI RICHIEDENTI ASILO E DEI RIFUGIATI
Giovedì 18 dicembre la Camera ha approvato una mozione, a firma di deputati Pd, sul tema dei diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo all’interno dell’Unione europea. La mozione ha impegnato il Governo a proporre nelle sedi europee competenti una sostanziale modifica del regolamento europeo denominato “Dublino III”, relativo alle richieste di asilo nei Paesi dell’Unione.
Nel domandare questa modifica, la mozione ha poi voluto anche specificare alcuni punti fondamentali che dovranno essere presi in considerazione nella riformulazione del regolamento: in primo luogo, il rispetto dei diritti stessi dei migranti, che dovrà essere promosso tramite l’assistenza e una politica volta a impedire che questi possano cadere nelle mani del traffico clandestino.
Oltre a ciò, è stata richiesta la creazione di un sistema che non solo permetta una concessione del diritto di asilo in maniera uniforme in tutto il territorio dell’Unione europea, ma che promuova anche un mutuo riconoscimento di tale diritto tra tutti gli Stati membri, di modo che il diritto d’asilo accordato in uno Stato possa valere in tutta l’Unione. Infine, importante è stata anche la richiesta di una distribuzione dei migranti e rifugiati che riesca a tenere conto degli indici demografici ed economici degli stessi Paesi accoglienti.
Il regolamento “Dublino III” era stato infatti creato per dare vita a un omogeneo sistema di concessione del diritto d’asilo, ma aveva incontrato alcune difficoltà di applicazione e gestione: già da tempo l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa aveva infatti caldeggiato una sua revisione.
Una revisione che, nelle parole della Mozione approvata, si rende quindi necessaria e urgente, anche a fronte dei dati sul fenomeno in questione, che stanno assumendo dimensioni sempre più grandi: nel primo trimestre 2014, infatti, nell’Unione europea ci sono state 108.300 richieste di asilo (25.000 in più rispetto al 2013), con un indice per l’Italia che si attesta intorno alle 10.700 domande. Accanto ciò, anche il numero delle vittime e delle violazioni dei diritti umani compiuti dai trafficanti è aumentato: tra il 2000 e il 2013, ci sono infatti stati circa 23.000 morti tra i migranti. Numeri, questi, che devono poi essere associati alle condizioni di difficoltà economica e sociale dei Paesi accoglienti. Da qui, l’esigenza di una riformulazione del regolamento Dublino III, che sia in grado di dare risposte strutturali per gestire l’emergenza.