APPROVATO ALLA CAMERA PER IL DECRETO STADI
Giovedì 9 ottobre l’Aula di Montecitorio ha approvato in prima lettura il cosiddetto “Decreto Stadi”, con 289 voti a favore, 144 contrari e 2 astenuti. Il decreto contiene alcune misure particolari per contrastare la violenza negli stadi e garantire la legalità e la regolarità delle manifestazioni sportive; oltre a ciò, esso interviene in altri due settori, quello della protezione internazionale e del sostegno e l’accoglienza per gli immigrati e quello della funzionalità del Ministero dell’Interno.
Per quanto riguarda la prevenzione della violenza negli stadi il decreto regola il Daspo, provvedimento con cui il questore può vietare l’accesso ai luoghi dove si svolgono le competizioni sportive a determinati soggetti: le misure introdotte permettono l’applicazione del Daspo anche a chi, seppur non avendo subito una condanna, sia stato coinvolto in comportamenti pericolosi e violenti e ne aumentano la durata per i recidivi e per chi si macchia di violenza di gruppo. Oltre a ciò sono previsti aumenti di pena per la frode nelle competizioni sportive e il divieto per le società sportive di rendere benefici e vendere biglietti e abbonamenti ad alcuni soggetti, tra cui gli stessi condannati al Daspo. Durante l’esame in Commissione è
stato poi aggiunto l’obbligo, sempre per le società sportive, di impiegare una percentuale degli incassi delle partite, che oscilla tra l’1% e il 3%, per sostenere i costi di sicurezza e ordine pubblico.
In aggiunta a queste disposizioni, il decreto interviene anche in materia di protezione internazionale dei richiedenti asilo: nei dettagli, sono previsti un aumento da 10 a 20 delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della stessa protezione, lo stanziamento di risorse finanziarie per l’accoglienza degli immigrati e l’esclusione delle spese finanziarie di alcuni Comuni, affrontate in relazione agli sbarchi dei profughi, da quelle rilevanti per il rispetto dei limiti del patto di stabilità interno.
Infine, sono previste misure per la funzionalità del Ministero dell’Interno: ammodernamento dei mezzi della Polizia di Stato e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, utilizzo in via sperimentale del Taser, la pistola elettrica, e riqualificazione delle auto dismesse dall’amministrazione pubblica ad uso delle forze
di sicurezza.
Il provvedimento ora passa all’esame del Senato.