APPROVATO IL DECRETO FALLIMENTI

Ieri approvato alla camera con 263 sì, 112 no e 12 astenuti il decreto legge 83/2015 in materia di fallimenti che contiene anche norme sulla giustizia civile e misure per garantire la funzionalità dell'Ilva e in generale degli impianti industriali. Il testo ora passa al Senato. 
I punti principali :
Importante la riforma della gestione delle crisi d’impresa 
Tra i cardini del decreto, le norme per l’accesso al credito facilitato per permettere il risanamento delle imprese in crisi, le misure per migliorare la concorrenza nel concordato preventivo e i nuovi parametri per gli accordi per la ristrutturazione del debito, che potranno essere sottoscritti se vi aderisce il 75% dei creditori finanziari (banche e altri intermediari) che rappresentano almeno la metà dell'indebitamento. Il provvedimento dispone anche lo stop alla soppressione di sezioni distaccate dei Tar e il taglio delle ferie (30 giorni come i giudici ordinari) esteso anche ai magistrati amministrativi.
Legge fallimentare con più garanzie creditori 
Alle piccole e medie imprese sono indirizzate due delle modifiche più incisive della Legge fallimentare: la previsione di una percentuale di soddisfazione minima, il 20 per cento, dei creditori chirografari nei piani di concordato preventivo liquidatori, e poi la cancellazione del silenzio assenso nel calcolo delle maggioranze utili a fare passare i piani di concordato. Cambiamenti in grado di riequilibrare una legislazione sulle crisi d'impresa assai sbilanciata negli anni nella tutela dell'impresa in crisi, a volte anche a danno delle aziende che con questa intrattengono rapporti commerciali.
Incentivi per negoziati e arbitrati 
Riqualificazione del personale amministrativo e  conferma temporanea dei distacchi del personale degli enti locali per fare funzionare gli uffici giudiziari anche se i costi passeranno direttamente in carico al ministero della Giustizia. Inserite ancora regole per favorire l'applicazione di temporanea di magistrati con l'obiettivo di rendere più rapida la trattazione dei procedimenti in materia di immigrazione. Spazio poi a un temperamento delle norme sul pensionamento dei magistrati: gli over 72 saranno comunque collocati a riposo, ma chi deve ancora compiere i 72 anni potrà contare su uno ancora, il 2016, di servizio. Viene poi stabilito un credito d'imposta fino a 250 euro per incentivare il successo di negoziazioni e arbitrati. La misura è per ora introdotta in via sperimentale e fino alla capienza di un budget iniziale di 5 milioni.
La norma per la continuità produttiva
Infine è stata innestata nel decreto, per favorirne una rapida entrata in vigore, la norma che in presenza di provvedimento di sequestro disposto dalla magistratura per violazione delle norme ambientali nelle aziende di rilevanza nazionale permette la continuità produttiva in presenza di un piano di interventi di riqualificazione ambientale.

In allegato scheda del provvedimento


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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