APPROVATO IL DECRETO IRPEF SUL RILANCIO DELL’ECONOMIA DEL PAESE
Oggi mercoledì 18 giugno durante i lavori settimanali della Camera dei Deputati è stato approvato definitivamente il Decreto Irpef varato dal Governo, contenente misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale: 322 i voti favorevoli al provvedimento, a fronte di 149 contrari e 8 astenuti, che si sono espressi sul testo approvato dalle Commissioni di Montecitorio e identico a quello già licenziato dal Senato. Il parlamentare cuneese del Pd Mino Taricco, che ha partecipato alla votazione finale, ha voluto sottolineare come il decreto attui, da un lato, un’importantissima azione di razionalizzazione della Pubblica Amministrazione, con il taglio e la riorganizzazione delle spese eccessive, e, dall’altro, fornisca risposte concrete ad alcune problematiche del settore economico e sociale, con la riduzione e la proroga per i pagamenti di alcune imposte e concreti aiuti rivolti sia ai lavoratori che alle imprese.
Si è voluto così esprimere lo stesso Taricco: “Obiettivo generale del decreto è un rilancio del Paese, operato seguendo criteri e interventi precisi, che si muovono, sostanzialmente, in due direzioni principali. In primo luogo, un tentativo di far ripartire il circuito economico nazionale, i consumi e gli investimenti: fondamentali, in questo senso, l’aumento di 80 euro alla busta paga dei lavoratori che guadagnano non più di 26000 euro lordi annui e il taglio dell’Irap fissato al 10%. In secondo luogo, un riordinamento della Pubblica Amministrazione, con interventi volti a ridurne i costi complessivi e migliorarne il funzionamento: pagamento dei debiti arretrati, obbligo di pubblicare sul web le spese, riduzione complessiva dei costi per beni e servizi per un totale di 2,1 miliardi di euro e tetto massimo di 240 mila euro annui per gli stipendi. Le modifiche introdotte dal Senato, e mantenute dalla Camera, hanno poi ulteriormente modificato il decreto: tra le più importanti, vanno ricordati il rinvio a prossimi provvedimenti sia dell’allargamento del bonus mensile alle famiglie numerose monoreddito sia di un ulteriore taglio dell’Irap, la possibilità, per i contribuenti, di riottenere una rateazione per i pagamenti di debiti fiscali e le proroghe per il pagamento della Tasi nei Comuni che non ne abbiano ancora deliberato l’aliquota.
Rimangono aperte alcune questioni relative alla TASI e al fatto che dal 1° luglio ci saranno la maggioranza dei comuni, esclusi i comuni capoluogo di provincia, che dovrebbero attivare, attraverso unioni o convenzioni da realizzare, modalità associate di gestione di tutti gli acquisti di beni, servizi, forniture e lavori. Abbiamo preso atto come su questo secondo punto il Governo, abbia accettato di attivare una procedura e una tempistica attuative che possano consentire ai comuni di adeguarsi alla nuova normativa , anche valutando l’opportunità di mantenere la possibilità per i comuni di procedere autonomamente alle acquisizioni di lavori, servizi e forniture effettuate in economia, mediante affido diretto, inferiori a 40 mila euro.
L’importanza del provvedimento sta dunque nell’avere compreso come il rilancio di una nuova fase economica del sistema Italia non possa che passare attraverso un’attenzione a tutti gli attori sociali che operano e si muovono al suo interno”.
Martedì 17 giugno l’Assemblea di Montecitorio aveva votato la fiducia al Governo sullo stesso decreto ( 342 Favorevoli, 201 contrari ), e in precedenza il Senato aveva già approvato il provvedimento lo scorso 5 giugno. Scongiurato il rischio della decadenza, che si sarebbe concretizzato se la Camera non avesse votato l’approvazione entro il prossimo 23 giugno, il decreto è ora convertito in legge.