APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE PER IL RISARCIMENTO DEL DANNO NON PATRIMONIALE
Mercoledì 22 Marzo 2017
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Provvedimenti
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Sociale
Approvato ieri dalla camera il ddl recante «Modifiche alle disposizioni per l’attuazione del codice civile in materia di determinazione e risarcimento del danno non patrimoniale».
Si applicheranno, per legge, le tabelle del tribunale di Milano che servono a calcolare il risarcimento del danno quando si subisce un danno da lesione o da morte di un congiunto. L’obiettivo è garantire parità di trattamento in tutti i tribunali, superando, per legge, le differenze che si riscontrano a seconda di quale aula giudiziaria tratti un determinato caso.
L’articolo 84-bis
Viene introdotto l’articolo 84-bis alle disposizioni di attuazione del codice civile dedicato alla liquidazione del danno non patrimoniale. Si tratta di danno non patrimoniale derivante dalla lesione temporanea o permanente all’integrità psico-fisica e di danno non patrimoniale derivante dalla perdita del rapporto di tipo familiare.
Il giudice deve procedere con valutazione equitativa, in quanto non si può misurare in maniera assoluta un danno non patrimoniale. Pertanto il giudice deve avere parametri per esercitare la discrezionalità che la legge gli affida.
Le tabelle del tribunale di Milano
Il disegno di legge inserisce nelle disposizioni di attuazione del codice civile alcune tabelle: una per calcolare il danno da lesione, mentre un’altra tratta il danno da morte del congiunto o parte dell’unione civile. Si prevede l’aggiornamento annuale Istat degli importi con decreto del ministro della salute, con cifre soggette a una personalizzazione, in quanto si prevede che l’ammontare del danno liquidato possa essere aumentato dal giudice in misura non superiore al 50 per cento con equo e motivato apprezzamento delle condizioni soggettive del danneggiato.
Le tabelle allegate sono quelle di Milano e aggiornate nel 2013, con la modifica della tabella relativa al danno non patrimoniale per la morte del congiunto, aggiungendo al riferimento al coniuge un richiamo alla parte dell’unione civile e sostituendo all’evento «morte del congiunto» l’evento «perdita del rapporto di tipo familiare».
Ora il ddl passa al Senato.