APPROVATO IL PROVVEDIMENTO 'MISURE PER LA TUTELA DEL LAVORO AUTONOMO'

La Camera ha approvato il disegno di legge “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” (C. 4135-A e abb.). Ora il provvedimento passa all'esame dell'altro ramo del Parlamento, il Senato. 

Due gli insiemi di norme complementari: introdurre un sistema di interventi finalizzati al rafforzamento delle tutele sul piano economico e sociale per i lavoratori autonomi (Capo I); sviluppare, all'interno dei rapporti di lavoro subordinato, modalità flessibili di esecuzione delle prestazioni lavorative (smart working), allo scopo di promuovere l'incremento della produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (Capo II). 
L’art.1 indivuda l’ambito applicativo delle dipsosizioni del Capo I, riferite ai rapporti in cui il lavoratore si obbliga a compiere un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e sena vincolo di subordinazione nei confrotni del committente. 

Inserite alcune tutele tra cui le garanzie contro ritardi nei pagamenti, l’impossibilità per il committente di modificare le condizioni senza congruo preavviso, o recedere senza congruo preavviso, nonché imporre clausole di pagamento con termini superiori ai 60 giorni dalla richiesta di pagamento o ancora rifiutare la forma scritta del contratto. 

Gli art. 7 e 8 dispongono misure di carattere fiscale, sociale e di deducibilità delle spese di formazione. L’art. 11 reca misure per facilitare la paretcipazione dei professionisti a bandi e gare indette dalle pubbliche amministrazioni. 

Gli articoli Le disposizioni del Capo II disciplinano il lavoro agile chiarndo che tale istituto non costitusice una nuova tipologia contrattuale, ma solo una partciolare modalità di svoglimento della prestazione di lavoro subordinato, basata sulla flessibilità dii orari e sede e caratterizzata da una maggiore utilizzazione degli strumenti informatici e telematici e delle possibilità tecnologiche esistenti, nonché dall’assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti al di fuori delle sedi aziendali.

Ora attendiamo il passaggio definitivo al Senato per estendere i diritti di maternità, la tutela dei contratti, quella per infortuni e malattia. 


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento