ARRIVA L’APPROVAZIONE DELLA CAMERA AL DL MISSIONI INTERNAZIONALI

E’ di stamattina il sì della Camera al decreto legge che proroga la partecipazione militare italiana alle missioni internazionali nell'ultimo trimestre dell’anno in corso
Il provvedimento è stato approvato con 319 voti a favore, 103 contrari e 13 astensioni e ora passerà al Senato per il via libera definitivo che scade il 29 dicembre. 

Il decreto di proroga delle missioni internazionali stanzia 301 milioni di euro per il rifinanziamento delle missioni internazionali nell'ultimo trimestre del 2015 (primo ottobre-31 dicembre) e, sempre per lo stesso trimestre, 38,5 milioni di euro per la cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo. 

Tra le novità inserite, la possibilità ai servizi segreti di cooperare con “assetti di difesa” per interventi in situazioni di crisi o emergenza all’estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione dei cittadini italiani all’estero. Viene inoltre prevista l’estensione ai reparti militari impegnati  “in situazioni di crisi o di emergenza all’estero delle stesse garanzia legali previste per gli operatori dell’intelligence”. 
La spesa più alta è stabilita per la partecipazione di personale militare alle attività della coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (64.987.552 euro) seguita dalla missione in Afghanistan (58.617.770 euro). Il dispositivo nazionale messo a disposizione della Coalizione prevede una componente aerea, nonché un contingente di personale, comprensivo di 100 unità appartenenti all’arma dei carabinieri, nonché personale di staff presso vari comandi della Coalizione. Non viene invece rifinanziata la missione in Georgia. 

La nuova missione Nato in Afghanistan denominata Resolute Support Mission che dal primo gennaio 2015 è subentrata alla missione Isaf viene rifinanziata con 58.617.770 euro e 834 uomini, quasi duecento in più rispetto ai 630 precedenti. Vengono poi stanziati 5.982.563 euro per l'impiego di personale militare negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrein, in Qatar e a Tampa, e per esigenze connesse con le missioni in Asia e in Medio Oriente; 42.820.407 euro per la proroga della partecipazione del contingente militare italiano alla missione Unifil in Libano; 583.037 euro per la missione a Hebron e per l'addestramento delle forze di sicurezza palestinesi; 30.550 euro per la missione dell'Unione Europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah con con l'Egitto.

Il provvedimento viene emanato nel nome della pace, della giustizia e della necessità di contribuire attivamente a garantirle e difenderle. Di fronte alla grave crisi del Medio Oriente che sta portando al crollo di Stati ed equilibri geopolitici decennali, di fronte alla nuova sfida rappresentata dalle masse di migranti, rispecchia la consapevolezza del ruolo internazionale del nostro Paese: non si tratta solo di consolidare il nostro ruolo negli equilibri internazionali, ma di partecipare con il massimo impegno e la massima credibilità allo sforzo della comunità internazionale per pacificare aree del pianeta in preda a fenomeni nuovi, che arrivano ad avere ripercussioni violente anche nei nostri confini nazionali.
Inoltre, vista la sempre più forte esigenza di intervenire in modo efficace nei Paesi di origine dei profughi e nei confronti dei criminali che speculano, le misure previste dal decreto-legge mirano ad ampliare lo stanziamento destinato ad iniziative di cooperazione che migliorino le condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati e sostengano la ricostruzione civile nei luoghi di crisi, come l'Afghanistan, l'Etiopia, l'Iraq, la Libia, la Palestina, la Siria, il centro Africa e così via, anche in relazione all'assistenza dei rifugiati dei Paesi a questi limitrofi.


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento