ASTI CUNEO : SPERO NELL’ARROSTO, MA TEMO IL FUMO
Venerdì 2 Agosto 2019
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Materiali
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Infrastrutture
In merito alla ultima seduta CIPE del 1 agosto, che, secondo
il MIT e la Regione Piemonte, avrebbe approvato il nuovo schema di finanziamento del completamento della Asti Cuneo, abbiamo predisposto una interrogazione con urgenza che sarà depositata formalmente lunedì e richiesto l’accesso agli atti della pratica sul completamento autostradale Asti Cuneo in oggetto.
il MIT e la Regione Piemonte, avrebbe approvato il nuovo schema di finanziamento del completamento della Asti Cuneo, abbiamo predisposto una interrogazione con urgenza che sarà depositata formalmente lunedì e richiesto l’accesso agli atti della pratica sul completamento autostradale Asti Cuneo in oggetto.
Leggendo infatti l’esito della seduta sul sito del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, che ho scaricato e che allego, apprendiamo che il CIPE nella giornata di ieri “ha preso atto della revisione del rapporto concessorio e dei piani economico-finanziari relativi al tratto autostradale Asti-Cuneo (A 33)e al PEF della SATAP Torino – Milano (A4)” (mentre per tutte le altre pratiche all'esame ha espresso parere favorevole o ha approvato) e credo sia necessario capire con esattezza se ci siano veramente gli elementi per constatare che, dopo un anno perso, si è comunque fatto un passo avanti, o se si tratti, come è stato sino ad ora, di una ennesima cortina fumogena per coprire l’errore di non aver dato corso all’accordo raggiunto ormai oltre un anno fa del precedente Ministro Graziano Del Rio.
Ovviamente come ho scritto e detto in queste ore, sarei felicissimo che, anche se in ritardo di un anno, potessimo constatare che il passo, con tutti i requisiti di legge, è reale ed efficace, e che permetterà, come dice il Presidente Cirio, di avviare i lavori entro l’estate.
Rimangono tutte le perplessità legate alle richieste del Parere ART, che allego, che pongono precisi paletti sui limiti della redditività dell’investimento e sull’entità del subentro, oltre che la richiesta di nuova autorizzazione da parte della Commissione UE, autorizzazione che in ogni caso non potrà avvenire prima di fine anno, perché la nuova Commissione si insedierà ad ottobre.
Ma aspettiamo fiduciosi la risposta alla interrogazione, e spero anche prima, la ripresa dei lavori.