A SPAZIO EUROPA ROMA ALLA PRESENTAZIONE DEL NUOVO RAPPORTO COMAGRI

Nei giorni scorsi a Spazio Europa Roma ho partecipato, insieme a Teresa Bellanova, alla presentazione del nuovo Rapporto Comagri promosso da Paolo De Castro, punto di riferimento forte per l’agricoltura in Europa.
Temi centrali sono stati :
- quello dell’innovazione, in specifico nella riduzione della chimica in agricoltura, tema in merito al quale  nell’ultimo decennio sicuramente, ci dicono i dati, la situazione è molto migliorata, ma su cui bisognerà fare molto di più. Una delle risposte più ambiziose in tale ambito è la lotta attraverso la resistenza genetica delle piante alle malattie; frontiera che adesso con i nuovi strumenti di lavoro genomico, che sono cosa diversa dai vecchi OGM,  e con la necessaria modifica del quadro normativo europeo potrà veramente  diventare realtà anche in Europa;
- Il New Green Deal che dovrà trasformare la lotta ai cambiamenti climatici da difesa ad opportunità, fornendo incentivi e risorse agli agricoltori che operano virtuosamente, perché è evidente che se gli agricoltori devono essere parte attiva, come tutti i settori della vita umana, nel contrasto ai cambiamenti climatici, sono anche coloro che da questi cambiamenti subiscono principalmente i danni;
- la nuova PAC, partendo dalla consapevolezza che la posizione del Parlamento UE ancora non è stata ufficializzata e nessun voto c’è ancora stato in plenaria, per cui la partita è quanto mai aperta. Bisogna quindi dare la massima importanza agli articoli del dossier riaperti sulla PAC, in quanto non tutto il dossier sarà riaperto ma solo quelli che affrontano le criticità. Continuiamo ad essere convinti che l’idea dell’ex Commissario Hogan di delegare completamente la politica agricola UE agli Stati membri è molto pericolosa e desta altrettanta preoccupazione e il fatto che il nuovo commissario polacco abbia detto che seguirà la Commissione ed è già una buona risposta. 
- tra le novità interessanti che dovrebbero entrare nella programmazione vi è la possibilità di estendere il meccanismo OCM ortofrutta anche agli altri settori. 
- Per questo riteniamo che sia giusta la richiesta del Parlamento UE di chiedere un periodo transitorio di  due anni per l’applicazione della nuova PAC, perché riteniamo  impossibile fare le cose bene in un solo anno e anche la risoluzione approvata in commissione Agricoltura al Senato va in questa direzione.

L’agricoltura in Europa deve continuare a essere settore trainante e determinante per interi territori ed è una componente essenziale di competitività del Paese e dell’Europa oltre ad essere sempre più un presidio strategico del territorio, e di contrasto alla crisi climatica e al dissesto idrogeologico.
Il Green Deal Europeo deve dare alla PAC un ruolo di primo piano. 
Per questo non sono accettabili  tagli di fondi e nella proposta di riforma ci sono ancora molti nodi da sciogliere, a partire come detto dalla secondo noi sbagliata proposta di nazionalizzazione e  dal nuovo modello di programmazione.
Dobbiamo preparare bene la nuova PAC ed essere protagonisti nella discussione in Europa.
Su questi temi c’è ancora molto da lavorare in vista della prossima programmazione 

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