BIODIVERSITA' FORESTALE - INDIVIDUAZIONE DEI CENTRI NAZIONALI PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE

E' stato pubblicato il Decreto 31 Marzo 2022 del Ministero della Transizione ecologica attraverso il quale vengono individuati i Centri Nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale.

Si tratta di:
  • UNIFI-FALP, laboratorio semi Università di Firenze - sezione Foreste Ambiente legno paesaggio
  • CREA-FL, Centro di ricerca foreste e legno del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria
  • CNR-IPSP, Istituto per la protezione sostenibile delle piante (IPSP), Dip. Biodiversità degli ecosistemi agro-forestali (Biodiv)
  • Centro regionale di Castanicoltura del Piemonte
  • Castagneto didattico-sperimentale di Granaglione (Emilia- Romagna)
oltre ai Centri nazionali biodiversità Carabinieri di Pieve S. Stefano, di Peri e di Bosco Fontana

Tali centri dovranno assicurare e perseguire l'approvvigionamento e la conservazione di specie e proveniente forestali importanti per la salvaguardia della biodiversità di almeno una zona omogenea dal punto di vista ecologico e quindi le specie più rappresentantive e quelle endemiche degli ecosistemi forestali ivi presenti oltre alla cura di specifiche attività di studio e modalità di conservazione del germoplasma forestale di importanza scientifica e di riferimento nazionale

Al fine di consentire il monitoraggio del patrimonio genetico forestale nazionale ed il perseguimento degli obiettivi, i Centri nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale dovranno redigere una relazione annuale sulle principali attività di conservazione svolte e sulla consistenza del patrimonio genetico forestale disponibile in situ e ex situ per le zone omogenee dal punto di vista ecologico e per le specie e provenienze forestali di pertinenza.


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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