BREVE STORIA DELLE CONCESSIONI AUTOSTRADALI

La storia a cui ci riferiamo è quella di un grande regalo del centrodestra, con la Lega saldamente in campo  , al mondo delle autostrade nel 2008 dopo la caduta del II Prodi.

**Il Governo Prodi e la maggioranza di centrosinistra nell'autunno del 2006 con decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni,  dalla Legge 24 novembre 2006 , n. 286 ,  all'articolo 2 commi 82 e seguenti metteva ordine e dava trasparenza al settore delle concessioni autostradali prevedendo tra l’altro :

82. In occasione del primo aggiornamento del piano finanziario che costituisce parte della convenzione accessiva alle concessioni autostradali, ovvero della prima revisione della convenzione medesima, successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, nonché in occasione degli aggiornamenti periodici del piano finanziario ovvero delle successive revisioni periodiche della convenzione, il Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, assicura che tutte le clausole convenzionali in vigore, nonché quelle conseguenti all'aggiornamento ovvero alla revisione, siano inserite in una convenzione unica, avente valore ricognitivo per le parti diverse da quelle derivanti dall'aggiornamento ovvero dalla revisione. La convenzione unica, che sostituisce ad ogni effetto la convenzione originaria, nonché tutti i relativi atti aggiuntivi, deve perfezionarsi entro un anno dalla data di scadenza dell'aggiornamento periodico ovvero da quella in cui si creano i presupposti per la revisione della convenzione; in fase di prima applicazione, la convenzione unica e' perfezionata entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

83. Le clausole della convenzione unica di cui al comma 82 sono in ogni caso adeguate in modo da assicurare:
a) la determinazione del saggio di adeguamento annuo delle tariffe e il riallineamento in sede di revisione periodica delle stesse in ragione dell'evoluzione del traffico, della dinamica dei costi nonché del tasso di efficienza e qualità conseguibile dai concessionari;
b) la destinazione della extraprofittabilità generata in virtù dello svolgimento sui sedimi demaniali di attività commerciali;
c) il recupero della parte degli introiti tariffari relativi a impegni di investimento programmati nei piani finanziari e non realizzati nel periodo precedente;
d) il riconoscimento degli adeguamenti tariffari dovuti per investimenti programmati del piano finanziario esclusivamente a fronte della effettiva realizzazione degli stessi investimenti, accertata dal concedente;
e) la specificazione del quadro informativo minimo dei dati economici, finanziari, tecnici e gestionali che le società concessionarie trasmettono annualmente, anche telematicamente, ad ANAS S.p.a. per l'esercizio dei suoi poteri di vigilanza e controllo nei riguardi dei concessionari, e che, a propria volta, ANAS S.p.a. rende analogamente disponibili al Ministro delle infrastrutture per l'esercizio delle sue funzioni di indirizzo, controllo nonché vigilanza tecnica ed operativa su ANAS S.p.a.; l'esercizio, da parte di ANAS S.p.a., del potere di direttiva e di ispezione in ordine alle modalità di raccolta, elaborazione e trasmissione dei dati da parte dei concessionari;
f) la individuazione del momento successivamente al quale l'eventuale variazione degli oneri di realizzazione dei lavori rientra nel rischio d'impresa del concessionario, salvo i casi di forza maggiore o di fatto del terzo;
g) il riequilibrio dei rapporti concessori, in particolare per quanto riguarda l'utilizzo a fini reddituali ovvero la valorizzazione dei sedimi destinati a scopi strumentali o collaterali rispetto a quelli della rete autostradale;
h) l'introduzione di sanzioni a fronte di casi di inadempimento delle clausole della convenzione imputabile al concessionario, anche a titolo di colpa; la graduazione di tali sanzioni in funzione della gravita' dell'inadempimento;
i) l'introduzione di meccanismi tesi alla migliore realizzazione del principio di effettività della clausola di decadenza dalla concessione, nonché di maggiore efficienza, efficacia ed economicità del relativo procedimento nel rispetto del principio di partecipazione e del contraddittorio.

84. Gli schemi di convenzione unica, redatti conformemente a quanto stabilito dal comma 83, sentiti il Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida sulla regolazione dei servizi di pubblica utilità (NARS), le associazioni rappresentative delle società concessionarie, nonché le associazioni di consumatori e di utenti, che devono pronunciarsi nel termine di quindici giorni, sono sottoposti all'esame del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), che si intende assolto positivamente in caso di mancata deliberazione entro quarantacinque giorni dalla richiesta di iscrizione all'ordine del giorno. Gli schemi di convenzione, unitamente alle eventuali osservazioni del CIPE, sono successivamente trasmessi alle Camere per il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario. Il parere e' reso entro trenta giorni dalla trasmissione. Decorso il predetto termine senza che le Commissioni abbiano espresso i pareri di rispettiva competenza, le convenzioni possono essere comunque adottate.

Si statuiva quindi per Legge tra l’altro che ogni modifica delle concessioni riguardanti anche tariffe autostradali, profitti e investimenti, e in generale tutti i rapporti con le concessionarie, e le eventuali sanzioni alle stesse, in caso di modifica  dovessero prevedere la stesura di una nuova “convenzione unica” adottata con decreto.

Si prevedeva che il Governo prima di adottare il nuovo schema di decreto dovesse sentire il Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida sulla regolazione dei servizi di pubblica utilità (NARS), le associazioni rappresentative delle società concessionarie, nonché le associazioni di consumatori e di utenti, e sottoporlo all'esame del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), e successivamente dovesse trasmetterli alle Camere per il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario.

Cioè l’introduzione di elementi di grandissimo controllo e trasparenza.

**Ad aprile 2008 il governo Prodi approva con decreto la Legge comunitaria, inviandola alle Camere per la conversione. Il testo non contiene riferimenti alle concessioni autostradali.  

Poi purtroppo il Governo cade e alle nuove elezioni viene eletta una nuova maggioranza di centrodestra a Guida Berlusconi , con Umberto Bossi al Federalismo, Roberto Calderoli alla semplificazione , Roberto Maroni agli Interni  e Altero Matteoli alle infrastrutture e Roberto Castelli sottosegretario allo stesso Ministero.

**La nuova maggioranza con voto favorevole della Lega in sede di conversione del decreto introduce un emendamento presentato dal Governo  che di fatto cancella tutta la trasparenza che era stata introdotta facendo cadere l’obbligo per il  Governo prima di adottare il nuovo schema di decreto di sentire il Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida sulla regolazione dei servizi di pubblica utilità (NARS), le associazioni rappresentative delle società concessionarie, nonché le associazioni di consumatori e di utenti, e di sottoporlo all'esame del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), e di trasmetterli alle Camere per il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario.

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Di fatto con quel voto si cala il sipario sulle Concessioni e appunto si fece un grandissimo regalo ai concessionari. 
Non per nulla il decreto venne battezzato "salva Benetton".
 
**Un ulteriore passo verso l’oscuramento si compì  con la soppressione dell’Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali. 
Istituita presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  avrebbe dovuto vedere la luce il primo gennaio 2012. Nel corso dell’iter di adozione dello Statuto , previsto dall'art. 11, comma 5, del D.L. 216/2011 , veniva modificato dall'art. 12, comma 78, lett. a), del D.L. 95/2012, introducendo la previsione che  in caso di mancata adozione entro il 30 settembre 2012 dello Statuto stesso e del D.P.C.M. di individuazione delle unità di personale da trasferire all'Agenzia, sarebbe intervenuta la soppressione dell'Agenzia stessa e il trasferimento al MIT, a decorrere dal 1° ottobre 2012, delle attività e dei compiti già attribuiti alla medesima.
Le commissioni arrivarono ad approvare anche parere favorevole alla bozza di Decreto Legislativo  ma il percorso non ebbe seguito. 
L’agenzia ovviamente verrà soppressa.

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**Un'ultima annotazione. Il Ministro Toninelli ha dato molta enfasi al fatto che lui ha dato trasparenza alle concessioni autostradali. Ha presentato questa scelta come totalmente innovativa verso il recente passato. Ovviamente si è astenuto dal dire che in questa occasione si è semplicemente integrato un percorso e che l'operazione trasparenza era iniziata  il 25 gennaio 2018,  quando l'allora Ministro Del Rio aveva fatto pubblicare sul sito del MIT le concessioni, come bene si evince dalla  pagina stessa di accesso della sezione del sito

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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