BUONI VENDEMMIA

Il punto sulla vendemmia: buona qualità delle uve
Soddisfazione per i primi dati sui voucher
40.000 già venduti in Piemonte


“La vendemmia in Piemonte è ormai in pieno sviluppo e si avvia a metà del suo percorso – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco - La qualità delle uve si può considerare complessivamente buona, con le dovute differenziazioni tra una zona e l’altra e alcune punte di eccellenza, e si registra un lieve calo delle quantità prodotte. Naturalmente si potranno dare valutazioni più complete tra qualche settimana, auspicando che le condizioni climatiche permettano di mantenere le attuali previsioni. Mi auguro che l’annata possa consolidare la qualità del vino piemontese e premiare il lavoro delle nostre aziende agricole. A questo proposito, grande è la soddisfazione per i primi esiti della sperimentazione dei buoni vendemmia, introdotti quest’anno, e che stanno mostrando ottimi risultati. ”

In Piemonte sono infatti stati richiesti poco meno di 40.000 voucher vendemmia, i buoni nominali che consentono da quest’anno di retribuire il lavoro accessorio in agricoltura: per l’esattezza 28.358 voucher sono stati venduti - su un totale di 166.838 a livello nazionale - e 10.240 sono prenotati.
Lo ha reso noto oggi un comunicato stampa dell’INPS, che sta gestendo la registrazione di lavoratori e datori di lavoro e la vendita dei voucher, istituiti sperimentalmente in Piemonte su iniziativa della Regione sin dalla vendemmia 2008.
In particolare, le Province piemontesi a più ampia vocazione vitivinicola vedono Cuneo con poco meno di 24.000 voucher, Alessandria con 7600, Asti con 5800, Torino con 900 e Novara 350.

“Si tratta di un ottimo risultato, seppur ancora parziale – afferma l’assessore Taricco – che conferma la validità e l’efficacia della scelta che abbiamo fatto, tra le prime regioni italiane. Se consideriamo che la nostra vendemmia, per la tipologia e la varietà dei vitigni presenti, è spalmata su un periodo piuttosto lungo, che va da fine agosto a metà ottobre, e che grande parte è rappresentata dalla raccolta più tardiva delle uve rosse, i dati riscontrati finora sono estremamente incoraggianti ed è possibile prevedere che vi sia un’ulteriore crescita nelle prossime settimane.
A giudicare dai dati e dalla positiva risposta da parte di aziende e lavoratori, credo si possa a ragion veduta chiedere al Governo di estendere l’utilizzo dei voucher ad altre campagne di raccolta. Penso ad alcune tipologie di frutta, che verranno raccolte in autunno e che potrebbero già beneficiare di strumenti analoghi.”



Scheda. Che cosa sono e come funzionano i voucher vendemmia.


I “buoni” o “voucher” vendemmia sono buoni nominali del valore di 10 euro, di cui 7,50 euro rappresentano la retribuzione netta del lavoratore (non una paga oraria, ma ticket unitari di pagamento). Possono essere utilizzati in occasione della vendemmia 2008 per retribuire studenti - sino a 25 anni di età, iscritti presso una Università o a un istituto scolastico di ogni ordine e grado – e pensionati, in occasione di prestazioni di lavoro occasionali (in applicazione della legge 30/2002).

La procedura è diventata pienamente operativa in seguito all’emanazione della circolare Inps n. 81 del 31 luglio scorso. Preliminarmente, sia i lavoratori sia i datori di lavoro interessati devono registrarsi:
§ utilizzando Internet (www.inps.it), in specifico la procedura di registrazione è all’indirizzo https://servizi.inps.it/servizi/poa/form/defaultinternet.aspx
§ il telefono (Contact Center Inps 803.164)
§ presso una sede Inps, un Centro per l’Impiego, o le sedi delle organizzazioni agricole, dei sindacati e dei patronati.

Per l’acquisto dei voucher e l’accredito della retribuzione, i datori di lavoro:
§ possono acquistare i voucher telematici o i voucher cartacei, stampati in modalità anticontraffazione. Il lavoratore vedrà accreditato il compenso su carta magnetica o potrà incassarne il valore presso qualunque ufficio postale.

In seguito alla registrazione, i datori di lavoro dovranno richiedere i voucher e pagare il corrispettivo prima dell’inizio della prestazione e successivamente comunicare l’effettiva quantità di voucher utilizzati. Il massimale spendibile ammonta a 10.000 euro.
I lavoratori riceveranno la carta magnetica da Poste Italiane o in alternativa i voucher cartacei; i contributi saranno accreditati presso la gestione separata dei lavoratori autonomi. Il massimale di compenso percepibile dal singolo lavoratore è pari a 5000 euro per ogni singolo datore di lavoro.

I “buoni vendemmia” sono previsti dal Decreto Ministeriale sul lavoro accessorio in agricoltura del marzo 2008, che prevede l’applicazione anche in campo agricolo di disposizioni presenti nella legge Biagi (legge 30/2003) per permettere l’assunzione in modo regolare di studenti e pensionati, che tradizionalmente contribuiscono alla raccolta delle uve con prestazioni occasionali, contribuendo così alla riduzione del lavoro nero.
La Regione Piemonte si è immediatamente attivata per l’applicazione dei voucher, in collaborazione con le organizzazioni professionali agricole e le organizzazioni sindacali e lo scorso 7 aprile, a Torino, è stata firmata la convenzione tra Regione Piemonte, INPS e INAIL, alla presenza del Ministro del Lavoro, cui hanno successivamente aderito tutte le Province piemontesi.

Per informazioni:
http://www.inps.it/home/default.asp?sID=%3B0%3B&iMenu=1&NEWSiD=434

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