BUON LAVORO PRESIDENTE

Oggi abbiamo votato, ho votato, la fiducia al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ed al suo Governo. Lo ho fatto convintamente, perché conosco l’uomo e lo stimo sinceramente, e perché penso che sia una scelta, quella fatta dal Capo dello Stato, necessaria ed utile al Paese.
In un’Aula, nella quale spiccava l’assenza dei Deputati 5Stelle, di Forza Italia e Fratelli d’Italia, che sono stati presenti solo durante il loro intervento, ho seguito sia la comunicazione  sia la replica del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e ne ho apprezzato la pacatezza, la sobrietà e la concretezza, che penso in generale ma soprattutto in questo momento facciano un gran bene alle Istituzioni. 
Nel suo intervento ha affrontato tra l’altro le emergenze  che il paese ha di fronte, le condizioni di migliaia di persone a seguito del terremoto, la necessità di maggiore sicurezza nel paese e la gestione dei flussi migratori, il rilancio dell’economia e l’emergenza occupazionale che riguarda ancora la vita di troppe persone.

La stagione delle riforme che era nata in questa legislatura a seguito di un risultato elettorale dalla lettura incerta e di un nostro mancato successo,  e dello stallo istituzionale conseguente, che dimostrava in modo evidente le conseguenze di un assetto istituzionale inadeguato, ha subito un pesante contraccolpo con la sconfitta referendaria.

Sappiamo che in questo scorcio di legislatura rimarranno due chiari grandi obiettivi, quello di approvare una nuova legge elettorale, che permetta governabilità ed eviti il pantano istituzionale, e al contempo il dovere di affrontare le sopracitate emergenze e le tante riforme ancora da completare.
Dovremo approvare la nuova legge elettorale, perché è evidente che votare con una legge che non garantisca governabilità e stabilità,  accentuerebbe i problemi invece di risolverli.
Personalmente ho sottoscritto una proposta di legge per il ripristino del Mattearellum, per il ritorno ai collegi uninominali, ma non ne faccio un dogma, l’importante è che non si torni alle pagine peggiori del recente passato, che tra l’altro hanno generato il debito mostro che tanto condiziona il nostro presente e purtroppo condizionerà il futuro.

Chi ha a cuore i destini della nostra gente non può pensare di arrivare al governo o al potere sulle macerie,  né può immaginare di raccogliere consenso soffiando sulla rabbia e sulle paure delle persone.  
Per questo credo sia necessario svelenire il clima da contrapposizione frontale che si è creato,  e credo sia analogamente necessario emarginare  ogni forma di ricerca di distruzione dell’avversario quale modalità per emergere. 

Abbiamo bisogno di ricostruire una affidabilità reciproca tra le forze politiche e nel paese.
A questo riguardo voglio rimarcare quanto siano pericolose le falsità e le sciocchezze che si stanno facendo circolare  in queste ore, sulla illegittimità del Parlamento e del Governo, e trovo drammatico  che in troppi, anche tra persone che conosco e stimo, stiano gettando fango su queste Istituzioni,  rischiando di essere funzionali a progetti molto poco limpidi.  
Abbiamo passato ore amare e di delusione per l’appuntamento mancato, che ha lasciato però il posto ad un rinnovato slancio per usare al meglio ciò che resta di questa legislatura.

in allegato l'intervento di Paolo Gentiloni in Aula
  


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