Barbabietola da zucchero:

10 milioni di euro per la riconversione del settore in seguito alla dismissione di Casei Gerola e alla nuova OCM Zucchero

La Regione Piemonte ha varato un piano d'azione a sostegno della riconversione del settore bieticolo-saccarifero (produzione di barbabietola da zucchero), pesantemente colpito dal ridimensionamento produttivo e dalla chiusura di numerosi impianti di trasformazione.
Il Piano regionale si inserisce nel quadro di un Programma nazionale, a sua volta legato alla riforma dell’ OCM Zucchero , l’organizzazione comune di mercato europea, radicalmente riformata nel 2006, in particolare dal Regolamento (CE) n. 320/2006, mirato a ridurre la produzione di zucchero e a rendere più competitiva la filiera bieticolo-saccarifera. Contestualmente la nuova OCM prevedeva tuttavia l’istituzione di un fondo temporaneo per la ristrutturazione del settore, destinato a sostenere il processo di riconversione delle aziende interessate. L’Italia accettò di dimezzare la propria produzione, ricevendo la disponibilità finanziaria di fondi per la riconversione e adottando un Programma nazionale, approvato definitivamente nel marzo 2008.

Il Piemonte , pur non ospitando zuccherifici sul proprio territorio, è fortemente coinvolto nella filiera produttiva, conferendo la propria produzione, diffusa su oltre 12.000 ettari , all’impianto di Casei Gerola (PV), ora dismesso e che in futuro si trasformerà, probabilmente, in un impianto per la produzione di bioetanolo. Circa 1700 aziende sono dunque costrette ad abbandonare la bieticoltura e a ripensare il proprio indirizzo produttivo: di queste, oltre l’80% ha sede in provincia di Alessandria, il 10% in provincia di Asti, e in misura minore nei territori di Cuneo, Torino, Novara.
Per sostenere le aziende piemontesi, il Piano varato dalla Regione prevede l’ apertura di bandi di finanziamento specifici per gli ex-bieticoltori, corrispondenti alle misure 121 e 311 del Programma di Sviluppo Rurale, destinate all'ammodernamento e alla diversificazione aziendale. I bandi, sui quali sarà possibile presentare domanda a partire dai prossimi giorni, avranno scadenza al 30 settembre 2008 e prevedono risorse di poco superiori ai 10 milioni di euro (10.133.376 di euro, rispettivamente 7.000.000 di euro per la misura 121 e la restante parte per la 311).

“ Con questa deliberazione – sottolinea l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – avviamo un intervento straordinario a sostegno di un settore che si è trovato ad affrontare una pesantissima riconversione produttiva, in seguito alla crisi del comparto e alla ristrutturazione decisa dall’UE che ne ha ri-orientato totalmente l’attività. Ho seguito personalmente, nei mesi scorsi, la vicenda dell’impianto di Casei Gerola, che ha avuto forte impatto sull’economia delle aziende della nostra Regione, e so quali conseguenze ha avuto sul settore e sul territorio. Ora, anche grazie a questi bandi, ci auguriamo di poter sostenere le aziende nel loro ri-orientamento produttivo e scongiurare una pesante crisi.”

I beneficiari , per rispondere alla qualifica di “ex-bieticoltori”, dovranno dimostrare di aver coltivato, in media, almeno un ettaro a bietola nel periodo 2003-2005. A differenza delle analoghe misure previste nel PSR, si potrà ottenere anche il finanziamento di investimenti effettuati a partire dal 1 gennaio 2007. La misura 311, inoltre, sarà estesa a tutte le aziende ex-bieticole, che abbiano intenzione di investire nel settore agrituristico o delle bioenergie, a prescindere dalla loro dislocazione. Qualora i fondi dovessero dimostrarsi insufficienti a coprire le richieste delle aziende, una parte delle domande potrà essere finanziata anche attraverso lo Sviluppo Rurale, purchè le aziende abbiano i requisiti e i punteggi richiesti dal PSR 2007/2013.

I bandi saranno disponibili, a partire dai prossimi giorni, all’indirizzo:
http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/agri/leggi/pub/bandi.cgi


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