Bresso e Taricco alla delegazione CIA e Confagricoltura:

“Tavolo di crisi regionale per l’agricoltura.
Chiederemo l’autocertificazione per i pagamenti PSR”


“Apriremo un tavolo permanente di crisi dedicato al settore agricolo, con la partecipazione delle organizzazioni professionali e di tutte le parti sociali”. E’ l’annuncio della Presidente Mercedes Bresso e dell’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco all’incontro con i rappresentanti di CIA e Confagricoltura che hanno manifestato questa mattina davanti al Palazzo della Regione in piazza Castello a Torino. Di fronte alle problematiche esposte dalla delegazione relative all’aumento dei costi di produzione e al crollo dei prezzi, la Giunta Regionale ha espresso la piena consapevolezza della serietà della situazione e il massimo impegno per trovare soluzioni, all’interno di un quadro che è tuttavia globale e non solo piemontese e che richiederà “un confronto per lavorare insieme.”

Sulla questione dei ritardi nei pagamenti per le misure agroambientali del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) 2007-2013, l’Assessore Taricco ha ribadito che le anomalie del sistema informatico che bloccano molti pagamenti “sono dovute al sistema adottato a livello nazionale che prevede un aggiornamento triennale delle informazioni riguardanti il tipo di coltura praticata su ogni superficie agricola. Questa rilevazione, fatta con fotografie aeree, sta rivelando numerosissimi problemi di interpretazione e lettura dei dati e ogni minima anomalia blocca l’erogazione dei finanziamenti, che pure sono disponibili. Purtroppo come Regione siamo obbligati dai regolamenti comunitari a seguire questa procedura, che non abbiamo predisposto noi: tuttavia stiamo lavorando alacremente per superare almeno tutte le anomalie risolvibili. In questo senso, oltre ai 18 milioni di euro già comunque erogati, confidiamo di poter pagare tra 6 e 8 milioni di euro aggiuntivi entro Natale.
Ricordo anche che il Piemonte, insieme al Veneto, è l’unica regione italiana ad aver aperto i bandi del PSR sin dal 2007 e non a caso siamo noi a dover fare da cavia del sistema e ad affrontare per primi i problemi.”
“E’ palese in ogni caso – ha aggiunto la Presidente Bresso – che il sistema presenta dei grossi problemi: non è possibile evidentemente che ci siano state tante modifiche alle superfici colturali che provochino tali anomalie. Chiederemo dunque un incontro urgente al Governo e proporremo che si possa utilizzare l’autocertificazione per le aziende, una pratica ormai consolidata che ci permetterebbe di superare questa empasse e di procedere ai pagamenti, in attesa che il sistema venga messo a punto. Inoltre, verificheremo la possibilità di stipulare accordi specifici con il sistema bancario per sostenere il credito e gli investimenti.”

La delegazione di CIA e Confagricoltura ha infine posto alcune questioni di livello nazionale, per le quali ha chiesto l’interessamento della Regione, dalla gestione delle risorse idriche e irrigue alle assicurazioni antigrandine ai contributi per le zone montane e collinari. “Sulle grandi questioni nazionali siamo al fianco degli agricoltori – ha affermato l’Assessore Taricco, che al termine dell’incontro con le delegazioni si è recato personalmente al presidio in piazza – l’ultima Legge Finanziaria ha tagliato pesantemente le risorse sia sul fondo di solidarietà nazionale che sulla previdenzialità in aree svantaggiate e sul piano irriguo nazionale. La situazione rischia di essere drammatica e noi l’abbiamo più volte sottolineato al Ministro Zaia. In questo senso, è necessario lavorare insieme, istituzioni e organizzazioni agricole, per ottenere attenzione in alcune partite importanti che si stanno giocando a livello nazionale: non ultima, la gestione dell’aumento produttivo per le quote latte, che è apprezzabile in sé ma che, se non gestita con grande attenzione, rischia di far precipitare il prezzo e destabilizzare il mercato. Ormai anche per le aziende agricole piemontesi, come per quelle degli altri settori, il quadro della competizione è mondiale e tutti conosciamo la situazione di crisi generalizzata: quello che possiamo e dobbiamo fare è rendere la nostra agricoltura capace di competere su questi mercati. E’ l’unica strada che abbiamo, una strada per la quale serve la collaborazione di tutti.”

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