CAROVANA DELLA PACE
Domenica 19 settembre, nel pomeriggio, la Carovana della pace ha nuovamente collegato storia e vita odierna in un serpentone di giovani e famiglie da Cuneo a Boves , per non dimenticare l'eccidio nazista del 1943.
La Carovana della pace , una mobilitazione iniziata nel 1986 su iniziativa di Caritas, Azione cattolica, Scouts, Lvia, Acli e altre realtà associative della provincia di Cuneo per coinvolgere giovani, famiglie e parrocchie e promuovere un messaggio di pace e solidarietà nell'anniversario della devastazione nazista che colpì la cittadina di Boves nel 1943.
Partiti dal Palazzo comunale di Cuneo , dopo i saluti del Sindaco Alberto Valmaggia e di Mons. Vescovo Giuseppe Cavallotto, introdotti da Seba Dalmasso, e arrivati a Boves , la giornata è proseguita con i discorsi di don Aldo Benevelli,a nome della Commissione Giustizia e Pace e si è conclusa con i saluti dei sindaci di Boves, Mario Giuliano, di Marzabotto, Romano Franchi e di S.Anna di Stazzema, Michele Silicati .
Una testimonianza forte , migliaia di persone , tanti giovani , un segno importante , soprattutto in un momento nel quale il tentativo di mischiare e confondere tutto , è forte e reale .
A pochi giorni dall’insediamento del Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei Principi della Costituzione Repubblicana , alcuni Consiglieri Regionali del PDL , primo firmatario il Consigliere Marco Botta exAN , hanno presentato una Proposta di Legge per eliminare la parola “Resistenza” dalla denominazione ufficiale del Comitato con la motivazione di voler raggiungere una pacificazione .
Una motivazione chiaramente pretestuosa , in una stagione di grande mistificazione della storia e di forte volontà di riscrittura della stessa .
Momenti come quello di oggi sono significativi per dire che la storia non si riscrive a piacimento , ma la si rispetta per quello che è stata ; la storia ci dice che in una stagione oscura e in un tempo di guerra vi sono stati molti morti , e se è vero che tutti i morti meritano rispetto e umana pietà , è altrettanto vero che vi sono state persone morte per una giusta causa e persone morte per una causa sbagliata .
La libertà restituita alle comunità e a tutto il Paese , e consegnata da 65 anni a noi e alla nostra generazione deve una gratitudine grande a chi è morto per la causa giusta .
Una giornata , quella di oggi , importante per non dimenticare , per difendere la verità e per ribadire a noi stessi e alle nostre comunità l’importanza della Pace , che non è solo assenza di violenza e di guerra , ma è frutto di GIUSTIZIA , di SALVAGUARDIA DEL CREATO E DELLA MADRE TERRA , della LEGALITA’ , del CORAGGIO DI ACCOGLIERE L’ALTRO e del coraggio della scelta della NONVIOLENZA .
Una giornata importante di cui ringraziare e da preservare .
Mino Taricco