CARTA DI MILANO
Il 28 aprile 2015, Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, ha presentato presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano la "Carta di Milano".
Oggi, nel mondo, circa 800 milioni di persone soffrono di fame cronica e più di due miliardi di persone sono malnutrite. Eppure ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo viene sprecato, mentre le risorse della terra, le foreste e i mari sono sfruttati in modo insostenibile.
Una delle maggiori sfide dell’umanità è quella di nutrire, attraverso processi inclusivi e partecipativi, una popolazione in costante crescita, senza danneggiare l’ambiente e di affermare con forza che il diritto al cibo sano, sufficiente e nutriente è un diritto umano fondamentale
Come si può vincere questa sfida globale? Impegnandoci in prima persona, come cittadine e cittadini, come membri delle associazioni della società civile e come imprese.
E prendendoci anche l’impegno di chiedere alle istituzioni locali, nazionali e internazionali di assumersi precise iniziative.
La Carta di Milano è questo: un manifesto concreto e attuabile che coinvolge tutti, donne e uomini, cittadini di questo pianeta, nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi. La Carta di Milano, infatti, esplora il tema di Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” attraverso quattro prospettive interconnesse: cibo, energia, identità e dinamiche della convivenza.
La Carta inizia con l’analisi della realtà del nostro mondo globalizzato e una ricognizione di come stanno le cose: è il momento della consapevolezza e della ricognizione delle ingiustizie del mondo contemporaneo. Quindi si snoda attraverso una riflessione e una discussione su come dovrebbero stare le cose e che cosa dobbiamo fare affinché il pianeta avvii la strada verso una dimensione più sostenibile: questa è la parte degli impegni delle cittadine e dei cittadini, delle associazioni e delle imprese che si assumono responsabilità in prima persona e chiedono anche ai governi e alle istituzioni di impegnarsi, al fine di contribuire agli Obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile individuati dalle Nazioni Unite.
La fondamentale importanza delle questioni chiamate in causa dal tema di Expo Milano 2015, sono evidenti: è in gioco il disegno di un futuro diverso e migliore. Firmare la Carta di Milano è un atto di partecipazione attiva alla costruzione di questo futuro.