CHIEDIAMO ALLA MICHELIN DI RIVEDERE IL PIANO

Stiamo seguendo  con grande preoccupazione e premura le vicende relative alle proposte di riorganizzazione della società Michelin Italiana. Insieme ad alcuni colleghi abbiamo immediatamente posto la questione al Governo in forma di interrogazione, al fine di comprendere in tempi celeri quali iniziative s’intendano adottare per scongiurare la perdita occupazionale annunciata, che sfiora le 600 unità di personale, su un totale di 4.300 addetti. 
I cosiddetti ‘esuberi’ sono  distribuiti nelle diverse sedi di Cuneo, Alessandria, Fossano (CN), Torino, Roma e Tribano (PD). Purtroppo, il principale sacrificio occupazionale sembra riguardare l’impianto di Fossano, in provincia di Cuneo, con la prevista chiusura dello stabilimento e un esubero di 400 lavoratori. Per altro, altri tagli sono previsti in altri impianti: 120 unità su 400 addetti nell’impianto di Torino, 30 su 810 addetti ad Alessandria e 28 a Tribano (PD). Parliamo di famiglie, giovani e meno giovani, lavoratori e lavoratrici.  
La situazione sembra paradossale dato il fatturato 2014 chiuso a 1,7 miliardi di euro e l’annunciato piano di investimenti che pare non possa prevedere una ricollocazione interna del personale in esubero e nemmeno un’ipotesi di ricollocazione esterna o di ricorso alla cassa integrazione.
Focalizzando l’attenzione sul sito di Fossano, l’importanza dello stabilimento è stata in questi anni sotto gli occhi di tutti, da un punto di vista occupazionale e di opportunità per il territorio che, a sua volta, ha dato molto all’azienda in termini di professionalità, servizi e di sviluppo condiviso. E’ naturale e corretto quindi, aspettarsi un piano strategico che rispetti i territori e che porti vantaggi a tutte le parti in causa, anche in forza dell’impegno del territorio e della dichiarazione di impegno e di volontà di investire fatte a suo tempo.
La questione è evidente è di livello nazionale e non può essere ridotta a situazioni locali, è in gioco il rapporto tra una multinazionale che ha sempre avuto rapporti corretti con le nostre comunità ed il nostro paese e va quindi posta all’attenzione dl Governo, del Ministro dello Sviluppo economico e dello Sviluppo economico e dello sviluppo, affinché si attivi immediatamente un tavolo di confronto tra l’impresa, le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali sul progetto che sta dietro agli annunci di questi giorni. 
Sosteniamo con forza la proposta del Ministro Federica Guidi che ha espressamente richiesto un confronto diretto con l’azienda così da capire il senso delle dichiarazioni e poter anche valutare soluzioni alternative o compensative dei tagli. Rimane forte la sensazione che purtroppo anche aziende come Michelin, che in qualche misura consideravamo come aziende di casa, tanto era i legame negli anni costruito con il territorio, finiscano di rispondere a logiche sempre più lontane dalle persone e dalle comunità in cui sono inserite, voglio sperare che la gestione di questa crisi possa essere per l’azienda una occasione per rinverdire quel legame. 

Mino Taricco                             

Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento