CIO’CHE UCCIDE GLI ENTI LOCALI NON E’ LA TESORERIA UNIFICATA
MA IL PATTO DI STABILITA’ APPROVATO DAI GOVERNI SOSTENUTI DA LEGA E PDL .
In seguito alle nuove norme sulla Tesoreria unificata si sono scatenate polemiche e discussioni, certamente da approfondire, ma che la Presidente della Provincia invece di cavalcare, avrebbe fatto e farebbe molto meglio a tralasciare e invece battersi per modificare il meccanismo del patto di stabilita’.
La decisione del Governo Monti , per quanto indigesta, affronta una situazione, formatasi negli anni scorsi, che ha aspetti a dir poco paradossali.
Un nesso reale unisce infatti i problemi dell’autonomia finanziaria dei Comuni , il ricorso dello Stato all’indebitamento, i ritardi generalizzati nei pagamenti verso i fornitori della Pubblica Amministrazione e le regole assurde del Patto di Stabilità.
E’ un vero e proprio paradosso.
Da un lato ci sono gli Enti Locali : hanno a disposizione una liquidità che , a causa delle norme del Patto , non possono usare per pagare i fornitori , ma che possono invece sfruttare per ricavare interessi attraverso operazioni finanziarie .
Dall’altro lato c’è lo Stato: paga ogni anno sempre più interessi sul debito pubblico.
Siamo in presenza di due fenomeni antitetici e complementari .
Lo Stato che cerca cassa pagando interessi anche fino al 7%.
Contemporaneamente, gli Enti Locali prestano la propria al mercato, anche perché non possono spendere per non sforare il Patto di Stabilità , ottenendo interessi compresi tra il 2% e 4%, e a volte anche meno .
L’assurdità è che nel frattempo lo Stato è stato costretto a compensare le maggiori spese per interessi, tagliando proprio i trasferimenti agli Enti locali .
E’ un circolo vizioso purtroppo pagato dalle imprese in attesa di essere pagate dalle pubbliche amministrazioni.
Se la liquidità impegnata in operazioni finanziarie dagli Enti Locali fosse utilizzabile per pagare i fornitori, essa avrebbe un impatto positivo sull’economia italiana.
Il Patto di Stabilità fino ad oggi non lo ha consentito ed è anche per questo che deve essere modificato.
Questa distorsione genera ritardati pagamenti verso le imprese e non è figlia delle norme sulla Tesoreria unica , ma delle regole assurde del Patto.
È giusta la battaglia che gli Enti Locali lanciano a difesa della propria autonomia , ma il vero obiettivo deve essere la modifica del Patto di Stabilità.
Contestare il sistema serve a poco se non si modifica un Patto che vieta agli Enti Locali di pagare chi ha lavorato, permettendogli invece di usare quelle stesse risorse per compiere operazioni finanziarie.
L’equità del sistema sarebbe maggiore se ai Comuni fosse permesso di pagare nei tempi giusti i loro fornitori.
Per questo serve la modifica del Patto di Stabilità.
La tesoreria unica , in questo quadro, può essere uno strumento utile per ottenere che i benefici ottenuti dallo Stato centrale siano ridistribuiti agli Enti Locali e ai creditori della Pubblica Amministrazione.
Se ne può parlare, se ne deve parlare, ma non è credibile chi ha difeso il Patto e solo ora si scandalizza.
Mino Taricco