CI HA LASCIATI "MADIBA"
Ci ha lasciati un grande uomo.
L’annuncio della morte di Nelson Mandela è arrivato oggi alle agenzie dal presidente Zuma in televisione: “Mandela è morto serenamente nella sua casa di Johannesburg”.
“Una grande luce si è spenta” in molti hanno commentato.
Era nato il 18 luglio del 1918.
A 26 anni fonda assieme a Oliver Tambo e a Walter Sisulu la Lega giovanile dell’ African National Congress.
Completa i suoi studi di legge e apre con Tambo uno studio legale dedicato agli accusati di colore che non hanno soldi per pagarsi la difesa.
Nel 1956, dopo quattro anni di carcere, viene assolto e liberato e uscito sposa Winnie.
Nel 1960, mentre è detenuto, la polizia uccide 69 persone che protestano contro l’Urban areas act, la legge che ammette nei quartieri dei bianchi solo i neri che ci lavorano.
Dopo 30 anni di prigione e di battaglie Mandela avvia il dialogo con il potere bianco, mentre divampa la rivolta nei ghetti.
“Saremmo precipitati – spiegherà poi – nelle tenebre dell’oppressione, della violenza e della guerra civile. Noi avevamo la ragione dalla nostra parte, ma non ancora la forza”.
Il 2 febbraio 1990 il presidente Frederik Willem De Klerk pronuncia il primo discorso di apertura.
Nove giorni dopo Nelson Mandela esce da Robben Island e l’Anc sospende la lotta armata.
Il perdono diventa l’ arma migliore dell’ex ergastolano.
“Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima”.
Era la sua citazione preferita dal poeta inglese William Ernest Henley, e il testamento che consegna a ciascuno di noi.
Una consapevolezza ed una responsabilità.
Grazie “Madiba”.