CLASSIFICAZIONE RETE OSPEDALIERA ANCHE PER LA PROVINCIA DI CUNEO
Nei giorni scorsi, avevamo richiesto all’Assessore Monferino di specificare, nell’ambito della rete ospedaliera piemontese, quale sarebbe stata la classificazione dei vari ospedali, suddividendoli per: ospedali di riferimento, ospedale cardine e ospedale di prossimità, perché così vengono definiti dal Piano sociosanitario regionale presentato dalla Giunta Cota che, nei prossimi giorni, verrà sottoposto alla consultazione nelle Province insieme alla delibera di riorganizzazione delle ASL e delle ASO.
Come è noto, la proposta di Piano al Consiglio Regionale per la Provincia di Cuneo prevede una sola ASL che dovrebbe nascere dalla unificazione delle due attuali e una unica ASO che conterrebbe, oltre al P.O. S.Croce di Cuneo, anche il P.O. Antonio e Carle di Cuneo , i P.O. di Saluzzo, di Mondovì , di Savigliano, di Ceva, di Fossano, di Caraglio, di Alba e di Bra.
Tutto questo nonostante le Amministrazioni abbiano rappresentato, in tutte le occasioni , la loro contrarietà a questo progetto .
Come sia possibile gestire un’Azienda di queste dimensioni è difficile anche solo immaginarlo, ma questo ad oggi è il progetto della maggioranza in Regione , per non dire dell’estromissione dei Sindaci che si verificherà per effetto della separazione tra ospedale e territorio.
Se passasse la riorganizzazione prevista dalla Giunta Cota, 4 o 5 persone si troverebbero a decidere tutte le scelte per la sanità della provincia al di fuori di qualsiasi controllo e mettendo sostanzialmente fuori gioco i Sindaci.
All’Assessore alla Sanità abbiamo richiesto, però, non soltanto di farci conoscere la classificazione dei vari ospedali, ma che ci indicasse altresì, l’elenco delle specialità che ciascun ospedale dovrà prevedere.
Dall’elenco risulta che Cuneo sarà “Ospedale di Riferimento”, solo Mondovì con Savigliano ed Alba saranno “Ospedale Cardine” e tutti gli altri saranno “Ospedali di prossimità”.
Abbiamo ottenuto che le audizioni , cioè i confronti sul Piano Socio Sanitario Regionale , si realizzassero non a Torino , come si voleva fare , ma nei territori ed è chiaro che questo sarà un passaggio importante per poter esprimere il punto di vista del territorio.
A Cuneo è previsto il 24 novembre al Centro Incontri della Provincia alle 9,30 e sarà necessario esserci.
Il rischio che corre la nostra sanità è di incappare in scelte di ridimensionamento e di minore qualità dei servizi, bisognerà vigilare per evitare che siano approvate modifiche dannose ed ingestibili, con cui poi dovremmo fare i conti nei prossimi anni.
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