COMPLEANNO PER IL SERVIZIO SANITARI NAZIONALE : 40 ANNI

Sono quarant’anni dalla nascita del Servizio Sanitario Nazionale, che è stato varato nel 1978 e bene ha fatto il Ministero a non lasciar scivolare in modo scontato questo compleanno. 

L'evento alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella intitolato “40 anni di Servizio Sanitario Nazionale, 1978-2018. La sfida continua”. 

La legge è la 833/1978 che lo ha istituito sancendo la responsabilità pubblica della tutela della salute, l’universalità e l’equità di accesso ai servizi sanitari, una globalità di copertura in base ai livelli essenziali di assistenza. 
Molti obiettivi purtroppo sono ancora almeno in parte sulla carta, perché si tratta di obiettivi non completamente raggiunti e per i quali occorre ulteriore impegno.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo avere assistito all’evento, lasciando la sala, ha finito per cedere alle sollecitazioni dei presenti per un breve saluto. “Posso soltanto aggiungere una parola di ringraziamento a tutti i protagonisti del nostro eccellente servizio sanitario nazionale”, ha esordito, che ci pone “all’avanguardia nella comunità internazionale”. “Dobbiamo mantenere e sempre più migliorare questa condizione”, l’esortazione del capo dello Stato che ha riconosciuto come l’eccellenza del sistema passi “attraverso l’opera, l’impegno, la passione e la dedizione” di coloro che a vario titolo ne fanno parte. E ha concluso rivolgendosi agli operatori presenti: “La Repubblica vi è grata. Grazie e buon lavoro”.

Sono  intervenuti i rappresentanti del corpo infermieri (444mila)  impegnati su tutto il territorio nazionale, sostenendo la necessità di un ripensamento dei paradigmi della cura per non perdere il focus sulla centralità della persona.

Un rappresentante del mondo del volontariato che è uno dei tanti mattoni su cui si fonda il nostro Servizio sanitario nazionale, e che non deve diventare "lo stucco per coprirne le crepe", soprattutto in un mondo sempre più proteso ad alzare muri, a escludere gli ultimi, dove conta solo il profitto, e chi lo genera e lo accumula ogni singolo volontario diventa un fondamentale strumento per guardare al futuro, custodendo i valori di libertà, altruismo e cooperazione.

La rappresentante delle associazioni dei pazienti ha ricordato la proclamazione della prima Carta dei diritti del malato in piazza del Campidoglio, poco dopo la nascita del SSN, e il ricordo di quando durante il periodo della degenza i familiari non potevano assistere il degente in ospedale perché allora le normative e i regolamenti non lo consentivano.

Sono state sottolineate le diseguaglianze di qualità del sevizio ai cittadini nei vari territori e la consapevolezza di cui è necessario farci carico insieme, pubblico e privato al servizio del pubblico, ma anche che le forti differenze territoriali tra le varie regioni non solo sul piano sanitario, ma anche su quello formativo, e questo nonostante la standardizzazione nazionale delle competenze, perché la formazione specialistica è ancora in gran parte legata alla regione in cui ci si forma e si lavora.

Universalismo, gratuità ed equità sono state le parole d'ordine e che continueranno ad essere la base del nostro sistema, l'impegno in occasione di questo quarantesimo compleanno. 

In allegato un rapporto della Fondazione Gimbe che ci rende evidente che nonostante nelle varie classifiche mondiali la nostra sanità sia ancora uan delle migliori al mondo molta strada si possa ancora fare.


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