CONSULTAZIONI DEI CITTADINI

Negli ultimi anni sono state attivati momenti importanti di consultazione e confronto pubblico per decisioni della Pubblica amministrazione, sia per decisioni su politiche pubbliche, sia inerenti la realizzazione di infrastrutture. 

Alla prima categoria  appartiene la consultazione che molti ricordano nel periodo febbraio-aprile del 2017  sulla sulla Politica Agricola Comunitaria.

Alla seconda appartiene il Regolamento che disciplina anche in Italia - sul modello francese del débat public - la discussione sulle grandi opere che è in vigore dal 24 agosto 2018 per valutare, insieme ai cittadini, l'opportunità delle nuove infrastrutture. Migliorare la progettazione degli interventi, rendendoli più rispondenti ai bisogni della popolazione e ridurre la conflittualità che accompagna l'apertura dei cantieri.
Questo ultimo tassello di un percorso che si era avviato con la ratifica della Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998, da parte dell'Italia ai sensi della legge 16 marzo 2001, n. 108, recante "Ratifica ed esecuzione della Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali”, si fonda nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 maggio 2018, n. 76  che introduce in Italia, ai sensi dell’articolo 22 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i.  (codice degli appalti), il dibattito pubblico sulle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale aventi impatto sull'ambiente.  

Una nuova puntata di questo percorso di partecipazione è la consultazione pubblica tra i consumatori sui contenuti dell'etichettatura, una consultazione pubblica  per chi voglia esprimere la propria opinione  su cosa vorrebbe vedere sull’etichetta   sia in merito all'indicazione dell'origine dei prodotti alimentari e sia della materia prima agricola utilizzata nella loro preparazione.
Chi è interessato può  andare a questo  link di ISMEA   e compilare il questionario. 
I risultati della consultazione pubblica saranno utili per stimolare ed orientare  iniziative legislative a tutela del Made in Italy e offrire consapevolezza e conoscenza  a chi acquista, attraverso la trasparenza e la completezza delle informazioni.

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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