CONTINUA L' ASSURDA DETENZIONE IN INGHILTERRA PER LEONARDO MOTERA

I fatti sono stati raccontati anche in una trasmissione televisiva nelle scorse settimane.

Leonardo Motera, nostro concittadino monregalese, dopo essere stato di fatto sequestrato per mesi, adesso si trova in stato di assurda detenzione in Inghilterra.

"Risulterebbe che il giovane ragazzo, rimasto senza occupazione ed attivandosi nell'immediato nella ricerca di un nuovo impiego, abbia incontrato un uomo che, con la promessa di un nuovo posto di lavoro fuori Londra, lo abbia trasferito in una non ben precisata località nel Norfolk, nella costa inglese orientale, in una struttura che si sarebbe poi rivelata una trappola nella quale è stato posto in condizioni di totale privazione della propria libertà personale, e costretto contro la sua volontà a cooperare alla coltivazione di piante di cannabis, ovviamente illegali, in una sorta di piantagione in serra allestita all'interno di un edificio industriale - oggetto quest'ultimo di retata il 16 luglio scorso da parte della polizia inglese che arresta il giovane insieme a tutti i presenti.

Dal 29 Ottobre scorso ne è stato poi disposto il suo stato di libertà provvisoria, in attesa del processo dibattimentale che avverrà solamente a partire dal prossimo Luglio.

Ho voluto, insieme ad altri miei colleghi, richiamare l'attenzione dei Ministri della Giustizia e degli Affari Esteri presentando in Senato un'interrogazione per valutare un'ipotesi di cooperazione tra i Ministeri - italiano e quello inglese - e mettere così il ragazzo nella possibilità di dimostrare la propria innocenza di fronte alla Corte di Giustizia inglese e la sua estraneità al gruppo criminale che gestiva la produzione ed il traffico di sostanze stupefacenti.

Inoltre, ho chiesto ai Ministeri competenti di valutare tutte le iniziative previste dalla "Decisione Quadro 2009/829/GAI del Consiglio del 23.10.2009 sull'applicazione tra gli Stati Membri dell'Unione europea del principio del reciproco riconoscimento alle decisioni sulle misure alternative alla detenzione cautelare", in modo tale che Leonardo possa scontare la misura cautelare alternativa in Italia presso la residenza del padre, anche per non lasciare che un eventuale ingenuo affidamento, che il ragazzo ha già pagato carissimo con il suo sequestro ed un periodo di fatto di semi-schiavitù o comunque di totale privazione di libertà di cui è stato oggetto, rischi di trasformarsi in una sorta di drammatica commedia degli equivoci, in una tragedia personale e familiare"



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