COSA ABBIAMO FATTO PER L'AMBIENTE

I temi ambientali hanno riempito l’agenda politica ed economica sia a livello globale che a livello nazionale. 
La coscienza della necessità di un diverso modello di sviluppo e di governo di una società globale e complessa si è sedimentata negli scorsi decenni e negli ultimi anni ha intersecato tutte le politiche, restituendo una visione integrata di politica economica, di governo dei territori, di politica industriale, energetica, infrastrutturale, sanitaria e culturale. 

Uno degli eventi clou di questi anni – l’accordo sul clima firmato a Parigi nel dicembre 2015 – rappresenta l’esempio perfetto della centralità assunta dalla sfida ambientale nel mondo: l’evidenza planetaria delle conseguenze catastrofiche dei cambiamenti climatici, ha portato per la prima volta tutti i paesi del mondo a sottoscrivere un impegno comune e contemporaneamente ha evidenziato le opportunità che si aprono con la green economy. 

Tutti i leader mondiali sono pungolati da cittadini sempre più connessi, cittadini del mondo sempre più consapevoli del diritto di vivere in un ambiente sano, di potersi muovere con facilità e sicurezza, di avere acqua e aria pulite e cibi sani, condizioni di lavoro dignitose, una paga equa. 
Dal nord al sud del mondo, movimenti, comitati, associazioni stanno trasformando i paradigmi economici e sociali: pensare globalmente e agire localmente non è solo uno slogan ma un comportamento diffuso
L’obiettivo ha un nome ed è rivoluzionario: economia circolare, «un’economia pensata per potersi rigenerare da sola», cioè capace di preservare e mantenere il valore di prodotti, materiali e risorse nell’economia il più a lungo possibile, riducendo al minimo la produzione di rifiuti e l’eccessivo consumo di risorse primarie. Dare vita a un sistema di economia circolare rappresenta un cambiamento che coinvolge aspetti normativi, produttivi, organizzativi e distributivi, richiede un nuovo approccio culturale e implica una ricaduta significativa sulla vita quotidiana dei cittadini europei e sulle abitudini di milioni di consumatori.


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