COTA: TUTTO PER LA LEGA POCO, TROPPO POCO PER IL PIEMONTE.

Il Presidente Cota ha detto che non andrà all’incontro delle Regioni con il Governo convocato per domenica, perché deve andare alla riunione del Parlamento Padano.
Non ci stupisce, in questo primo anno e mezzo il Presidente è stato visto in giro tantissime volte alle riunioni del suo Partito e pochissime a quelle istituzionali.

Ha anche contestato la manovra che il Governo sta preparando.
Dopo anni di manovre che hanno messo in ginocchio con i tagli la nostra Regione in settori delicatissimi, e che stanno colpendo i territori e le famiglie che gia’ fanno piu’ fatica, ai quali il nostro Presidente ha normalmente risposto tacendo o, in alcune occasioni, addirittura inneggiando ad un utile e necessario rinnovato rigore nella gestione delle risorse, ecco che, come per incanto, adesso in attesa della manovra del Governo Monti, il nostro Presidente di colpo si sveglia e torna a guidare la Lega di lotta contro Roma .
Ci sorge un dubbio: che sia solo perché al Governo non c’e più la Lega?
L’annuncio poi di non andare a Roma perché in concomintanza con il Parlamento della Padania, per i cittadini che hanno dovuto sopportare in questi anni i risultati della Lega Nord al governo, sono quasi come l’ennesima barzelletta.
Ci creda Presidente Cota: di queste sue esternazioni non sentivamo proprio esigenza.
Avremmo sperato in un suo intervento in occasione dei tagli alle politiche sociali, ai trasporti, alla montagna , alla scuola, alla cultura e una miriade di altri settori.
Con tutto il rispetto signor Presidente, questo improvviso, ma non imprevedibile, ritorno di loquacia non ci entusiasma, ci conferma purtroppo nella nostra convinzione maturata in questi mesi: lei non e’ il Presidente di questa Regione, lei e’ un attivista di rango della Lega Nord che usa, per il suo agire politico, il suo ruolo istituzionale.
Non sta facendo in questo un buon servizio al Piemonte, che meriterebbe un Presidente che, fintanto che rimane tale, si occupasse di questo a tempo pieno.


Mino Taricco

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