COTINUITA’ AFFETTIVA E’ LEGGE

Con il un voto favorevole di larga parte dell’Aula 385 voti a favore e solo due contrari, la Camera ha dato il via libera definitivo alla nuova legge sulla continuità affettiva , che introduce una corsia preferenziale per le adozioni da parte delle famiglie che hanno avuto in affido minori in stato di abbandono e adottabilità. 
La legge indica per le famiglie affidatarie hanno una corsia preferenziale nell'adozione. 
Ovvero d'ora in poi il tribunale dei minori dovrà "tenere conto dei legami affettivi significativi e del rapporto stabile e duraturo consolidatosi tra il minore e la famiglia affidataria" prima di decidere i genitori adottivi dei minori in stato di abbandono, previo parere dei servizi sociali.
Una norma che affronta un tema delicato in quanto va ad incidere sugli istituti dell’affido e dell’adozione che avevano modalità operative e finalità diverse perché nati per rispondere a bisogni diversi.
La norma risponde alla necessità di non produrre ulteriori ferite  a bambini che hanno già vissuto una difficoltà iniziale che li ha portati all'affido allontanandoli anche  quelle madri e padri " a tempo" con cui hanno magari già trascorso un pezzo di infanzia o di adolescenza. 
Fino ad oggi infatti per i genitori affidatari l'adozione era preclusa, con situazioni  a volte di piccoli già feriti dalla vita, cresciuti in una seconda famiglia e poi assegnati ad altra coppia già in possesso dell'idoneità all'adozione. 
La volontà di intervenire e al tempo stesso la paura di snaturare i due istituti ha chiesto un lavoro di ricerca di equilibri per arrivare ad una legge che permetterà, al giudice di prendere in considerazione anche i genitori affidatari per l'adozione quando l’affido non riesca a ricostruire le condizioni per il ritorno in famiglia originaria. Si rende evidente a questo punto comunque una revisione più complessiva e più “ragionata” dell’insieme degli strumenti per affrontare situazioni familiari di grande complessità, nell'esclusivo interesse del minore.

LE NOVITÀ
Affidatari. In caso di adozione è prevista una corsia preferenziale a favore di chi ha il bambino in affido. Il tribunale dei minori dovrà infatti tener conto, nel decidere sull'adozione, dei 'legami affettivi significativi' e del 'rapporto stabile e duraturo' consolidatosi tra il minore e la famiglia affidataria. La corsia preferenziale opera però solo se gli affidatari rispondono ai requisiti per l'adozione (stabile rapporto di coppia, idoneità all'adozione e differenza di età con l'adottato).
Tutela della continuità affettiva. Nell'interesse del minore è garantita continuità affettiva con gli affidatari (come ad esempio il diritto di visita) anche in caso di ritorno alla famiglia di origine e adozione o nuovo affido ad altra famiglia. Il giudice peraltro, nel decidere sul ritorno in famiglia, sull'adozione o sul nuovo affidamento dovrà ascoltare anche il minore.
Più poteri in tribunale. Si ampliano i diritti degli affidatari: chi ha il minore in affido è legittimato a intervenire (c'è l'obbligo di convocazione a pena di nullità) in tutti i procedimenti civili in materia di responsabilità genitoriale, affidamento e adottabilità relativi al minore. E' poi prevista la facoltà di presentare memorie nell'interesse del minore.
Adozione degli orfani. Accanto ai parenti (fino al sesto grado) e alle persone legate da un rapporto stabile preesistente alla perdita dei genitori, anche l'affidatario potrà ora chiedere l'adozione di un orfano. In tal caso l'adozione è consentita anche alle coppie di fatto e alle persone singole.


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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