Chiuso l’accordo sul prezzo del latte in Piemonte

Introdotto un adeguamento fino a dicembre 2007
Il Piemonte ha, da oggi, l’accordo quadro sul prezzo del latte, dopo le lunghe trattative delle settimane scorse: l’intesa raggiunta riguarda il periodo settembre-dicembre 2007, per consentire di riunire nuovamente il Tavolo regionale a dicembre, valutando l’andamento effettivo del mercato per il periodo gennaio-marzo 2008. Il meccanismo individuato è un adeguamento di prezzo modulabile nelle varie aziende: rispetto al valore medio attuale (l’accordo precedente era stato siglato a maggio) di 328,5 euro/mille litri, da settembre a dicembre 2007 il prezzo del latte alla stalla aumenterà complessivamente di 170 euro/mille litri, che dovranno essere spalmati nei 4 mesi secondo modalità stabilite da singoli accordi aziendali tra le parti. L’aumento medio mensile è dunque pari a 42,5 euro/mille litri e, per il periodo oggetto dell’intesa, riduce il gap con l’accordo recentemente siglato in Lombardia, tradizionalmente la regione di riferimento per il settore. Confagricoltura Piemonte si è riservata di sottoscrivere l’accordo dopo una valutazione con i propri organi nei prossimi giorni.

“Sono molto soddisfatto dell’intesa – afferma l’assessore all’Agricoltura della Regione Mino Taricco – che introduce un meccanismo nuovo e modulabile nelle varie aziende, che credo possa adeguatamente rispondere all’attuale situazione di mercato. Innanzitutto, la scelta di ritrovarsi al tavolo del negoziato a dicembre permetterà di valutare nel concreto l’andamento dei mercati, ovvero quegli elementi di scenario che più hanno determinato la necessità di questa trattativa. L’elasticità introdotta, che consente alle parti di modulare gli adeguamenti di prezzo in questi 4 mesi, risponde inoltre alle esigenze diversificate delle aziende operanti sul territorio: non dimentichiamo infatti che il settore lattiero-caseario è costituto da chi produce latte fresco ma anche da chi prepara prodotti di trasformazione, sia freschi che stagionati, con caratteristiche produttive e di mercato diverse. Quest’accordo, che ovviamente supera eventuali accordi aziendali e li inquadra nel contesto generale, è importante perché rimanda all’accordo siglato lo scorso 7 maggio e lo fa riconfermando l’importanza del rafforzamento della filiera.“

“Ora ribadiremo con forza al Ministero – prosegue Taricco – come abbiamo concordato al Tavolo regionale nei giorni scorsi, la nostra richiesta di aumento delle quote latte in sede europea, dove il Governo italiano deve esercitare tutta la sua influenza, nella misura massima possibile. Questa maggiorazione dovrebbe andare a coprire tutta la “quota B” tagliata e per l’eccedenza potrebbe venire assegnata linearmente ai titolari di quota A, mettendoci in condizione di aumentare subito la potenzialità produttiva di latte, dando ulteriore respiro al settore. Inoltre, chiederemo al Governo di evitare i prelievi della quota B tagliata per l’annata 2006/2007, e di mettere a punto meccanismi di rateizzazione per chi intenda mettersi in regola, che riguardino tutto il debito, in modo da renderlo sostenibile.”

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