Costituzione: non è uno strumento di potere
Il premier Silvio Berlusconi ha annunciato di voler riformare, con la sua sola maggioranza, la Costituzione italiana. In particolare si vorrebbe metter mano al Consiglio superiore della magistratura e separare in due diversi ordini la magistratura giudicante da quella dei pubblici ministeri. È vero che il sistema costituzionale assegna alla magistratura il massimo dell’indipendenza e non sempre questa posizione è stata usata con la responsabilità necessaria. Ma la manovra minacciata dal governo intende manomettere la Costituzione, annullando lo spirito di convivenza che la sostiene, per trasformarla in strumento di governo. Una Costituzione che diventa strumento di potere contraddirebbe la separazione dei poteri. Dopo un Parlamento a cui il governo impone le sue scelte con il voto di fiducia, non vorremmo assistere alla sottomissione interessata della magistratura.
La magistratura va riformata per rendere più veloce ed efficace il suo funzionamento e non per vederne finalizzata l’azione ad interessi di parte.