DECRETO DEL FARE: PARTE L’ITER IN PARLAMENTO

È iniziato ieri, martedì 2 luglio, l’iter in Parlamento per la conversione in legge del decreto del Fare. Le commissioni hanno cominciato, ciascuna secondo la propria competenza, ad esaminare il testo, a discutere e presentare gli emendamenti. I temi in campo sono molti e molte le novità che il decreto apporta. Un decreto con misure urgenti per la crescita e per il rilancio dell'economia, "perché gli italiani che vogliono fare, possano rilanciare il nostro Paese" - ha spiegato il Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta.
Alla base di questo provvedimento ci sono – lo ricordiamo - le Raccomandazioni dell’UE finalizzate alla competitività: semplificare il quadro amministrativo e normativo per i cittadini e le imprese, abbreviare la durata dei procedimenti civili, sostenere il flusso del credito alle attività produttive, diversificare e migliorare l’accesso ai finanziamenti, ridurre di molto l’abbandono scolastico, migliorare qualità e risultati della scuola, proseguire la liberalizzazione nel settore dei servizi e migliorare la capacità delle infrastrutture.
I punti toccati dal decreto, approvato il 15 giugno dal Consiglio dei Ministri, sono sostanzialmente dieci. Infrastrutture. Edilizia. Impresa. Internet. Donazione degli organi. Semplificazione fiscale. Ambiente. Istruzione, università e ricerca. Semplificazione per la cittadinanza. Giustizia civile.
Per le Infrastrutture è previsto uno sblocca-cantieri che interesserà, tra gli altri, anche il collegamento ferroviario Piemonte – Valle d’Aosta e, a livello nazionale, finanzierà il miglioramento della rete ferroviaria per 300 milioni di euro. Per la sicurezza stradale verrano erogati altri 300 milioni per la riqualificazione di ponti, viadotti e gallerie. Sono previsti inoltre provvedimenti specifici per il rilancio dei porti e per la nautica.
In tema di Edilizia si mettono in campo incentivi alle ristrutturazioni cittadine, stop alle lungaggini burocratiche e semplificazioni in materia di Durc.
Consistenti le novità per le Imprese, soprattutto per le Pmi. Tra le più importanti c’è la facilitazione dell’accesso al credito, raggiungibile rafforzando il Fondo di garanzia e programmando un cospicuo rifinanziamento. Si parla anche di finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature per un totale di 5 miliardi.
Centrali sono le innovazioni nel campo del domicilio digitale, della razionalizzazione dei Centri elaborazione dati (CED), del fascicolo sanitario elettronico (FSE), tutte coordinate dalla nascente Agenzia per l’Italia digitale guidata da Francesco Caio. Inoltre è prevista dal decreto la liberalizzazione dell'accesso ad Internet, come avviene in molti Paesi europei.
Per quanto riguarda il Fisco viene alleggerita la morsa sui contribuenti. Se l'unico immobile di proprietà del debitore è adibito ad abitazione principale, non può essere pignorato, ad eccezione dei casi in cui l'immobile sia di lusso o comunque classificato nelle categorie catastali A/8 e A/9. Anche gli imprenditori potranno respirare, perché ci sarà più tempo per saldare i conti con il fisco: in caso di difficoltà accertate si allungano le rate (fino a un massimo di 120 mensili), mentre il numero di rate non pagate che determinano la decadenza dell'accordo di rateizzazione è aumentato a 8 (dalle 2 attuali) anche non consecutive. La portata di questo provvedimento va anche al di là delle aspettative.
Un po’ di respiro arriva anche per l’Università e la Ricerca: dal 2014 si riapre parzialmente la facoltà di assumere personale, elevando dal 20% al 50% il limite di spesa consentito rispetto alle cessazioni dell’anno precedente (cosiddetto turn over). Ciò libererà posti per 1.500 ordinari e 1.500 nuovi ricercatori. Previste anche misure di semplificazione nella valutazione e nel finanziamento delle università, 5 milioni nel 2013 e nel 2014 più 7 milioni nel 2015 per la mobilità di studenti meritevoli e 100 milioni per l’edilizia scolastica per lavori da effettuare nel triennio 2014-2016.
Infine, il tema della semplificazione e dell’efficienza investe la Giustizia civile. Ritorna obbligatoria la mediazione per numerose tipologie di cause e vengono promosse iniziative per ricostruire un ambiente d’impresa accogliente per gli investitori nazionali e internazionali fondato sulla certezza del credito. Per effetto delle misure introdotte in materia giudiziaria ci si attende, nei prossimi 5 anni, un consistente abbattimento del contenzioso civile, nonché un incremento dei procedimenti definiti.
Le Commissioni cercheranno di integrare e migliorare l’articolato della norma in discussione , tanti piccoli passi che vanno nella giusta direzione .

Links:

Spiegazione del decreto


In allegato anche una scheda riassuntiva dei contenuti . . .. . .. . .. . .. . . >

il testo della Raccomandazione UE. . .

e articoli di approfondimento sui temi: Casa, Fisco, Università e Scuola


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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