DECRETO FLUSSI 2020. IMPORTANTE STRUMENTO PER L'INTERO SETTORE AGRICOLO

Il Decreto Flussi del Presidente del Consiglio dei Ministri è un provvedimento annuale che dovrebbe essere emanato ogni anno entro novembre dell’anno precedente per stabilire le quote di ingresso di cittadini stranieri non comunitari da ammettere nel territorio italiano per motivi di lavoro subordinato, autonomo e stagionale o convertire i permessi di soggiorno già posseduti.

Tale strumento ha permesso, nei vari anni, l’ingresso nel nostro Paese anche di lavoratori che avevano completato programmi di formazione nel Paese di provenienza e lavoratori che avevano già svolto mansioni similari, quindi in ogni caso lavoratori maggiormente preparati e professionalizzati.

Purtroppo, già in passato – solo per ricordare: a Luglio nel 2006, a Maggio nel 2015 o addirittura a Novembre dello stesso 2012, o anche nello stesso 2019 a marzo, il decreto flussi è stato emanato molto in ritardo rispetto alle esigenze dei settori, in particolare quello agricolo. Ad oggi purtroppo il decreto 2020 non è stato ancora emanato, e pur comprendendo le complessità legate alla emergenza covid-19, siamo a sollecitare questo provvedimento, perché le imprese del comparto primario necessitano di tale apporto lavorativo fondamentale per il buon andamento dell’annata agraria soprattutto nell’avanzare delle campagne di raccolta.

È per questo motivo che ho voluto sollecitare il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese con un'interrogazione presentata in Senato sull'approvazione del Decreto Flussi 2020 con una puntuale valutazione della situazione attuale, soprattutto alla luce del fatto che gli altri strumenti a disposizione del settore sono purtroppo anche lenti nel loro pieno avvio. Tali lavoratori stranieri formati - seppur in numero limitato rispetto alle esigenze del settore – costituiscono un’importante risorsa per il settore, per l’intera sua valorizzazione e la salvaguardia dei prodotti delle nostre terre.


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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