DECRETO INTERCETTAZIONI, UN BUON PUNTO D’EQUILIBRIO

Un provvedimento importante e necessario e che è stato apprezzato anche durante le audizioni da tutti i soggetti coinvolti nel confronto preventivo, che lo hanno giudicato migliorativo rispetto alla normativa esistente. 
Nella sua definizione finale ha accolto una parte importante dei suggerimenti ricevuti durante le audizioni ed è stato frutto di un confronto positivo in Parlamento e crea le premesse per garantire un equilibrio tra il rispetto dei diritti dei cittadini e l’esigenza delle indagini di poter utilizzare intercettazioni e captazioni quando queste configurano reati e le regole nel farlo.  Il tema che è stato affrontato ed approfondito in Commissione e poi in Aula è relativo in particolare a come sia possibile l’uso di intercettazioni che possono prefigurare reati diversi da quello per cui sono state autorizzate.

Si escludono le cosiddette intercettazioni a strascico, ma nella consapevolezza che qualora un'intercettazione autorizzata prefiguri l'esistenza di un reato diverso sia necessario valutare nel merito. Per essere utilizzate per reati diversi, le intercettazioni dovranno costituire elemento rilevante e indispensabile per un procedimento, e riguardare reati per i quali sia già possibile utilizzare le intercettazioni, e che prevedano pene superiori ai cinque anni. 

Si affida ai pubblici ministeri, e non più alla Polizia, la responsabilità di distinguere le intercettazioni funzionali all'indagine per cui sono state autorizzate, e quindi iscritte nel fascicolo, da quelle non rilevanti, che vanno inserite in un archivio presso le procure che dovrà restare segreto.
La discussione in Commissione ha consentito sia di sancire e rafforzare la segretezza delle intercettazioni non rilevanti sia di consentire in questo contesto la possibilità per gli avvocati di accedervi, garantendo la possibilità di richiedere di inserire nel fascicolo altri materiali, quindi garantendo il pieno diritto alla difesa. 

Non cambiano con questo provvedimento - nonostante tutte le parole scritte e dette - i reati per i quali possono essere autorizzate le intercettazioni e l'uso dei trojan, che resta autorizzabile solo per reati gravi di mafia, terrorismo e contro la pubblica amministrazione. 

Una legge che delimita il campo dell'uso delle intercettazioni e ne definisce limiti e criteri, che valorizza il ruolo della difesa, soprattutto in momenti delicati come quello dell'esecuzione della misura cautelare e del giudizio immediato. 

Se è comprensibile, anche se a mio giudizio non condivisibile, che su questo provvedimento vi sia una posizione contraria di Forza Italia, che è sempre stata contraria ad equiparare i reati contro la P.A. a quelli per mafia e per terrorismo,  lascia perplessi, anche non è la prima volta che assistiamo a simili giravolte, osservare come la Lega, che dopo aver votato lo spazzacorrotti, dove veniva sancito il principio che gli strumenti per la lotta alla mafia e al terrorismo venissero estesi anche alla lotta ai reati contro la Pubblica Amministrazione e contro la corruzione, poi passata all’opposizione contesti quello stesso principio.

In allegato la scheda parlamentare sul provvedimento 


  Scarica allegato 1

Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento